Uno dei testi più potenti della musica italiana.
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me
Ma nella mente tua non c’è
Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi emozioni
Tu chiamale se vuoi emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo
Per ritrovar se stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa
Nascere un giorno una rosa rossaE prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese
Sapendo che quel che brucia non son le offese
E chiudere gli occhi per fermare qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c’è
Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi emozioni
Tu chiamale se vuoi emozioni
Battisti e Mogol