Stare a pranzo o a cena con chi ti tradisce e poi lavare i piedi a lui/lei e agli altri che sono al tuo stesso tavolo è un gesto di profonda umiltà, un gesto che taglia l’aria e lascia un segno destinato ad attraversare il tempo. Se vivi secondo questo Spirito, se riesci a prendere questo modello di vita come il tuo abito ordinario, nessuno, ma proprio nessuno potrà più ferirti. Non ci riuscirà nemmeno chi siede accanto a te a mensa e al quale provi a rivolgere la parola più volte e non solo non ti risponde ma nemmeno ti degna di uno sguardo mentre continua a fare il gradasso cercando di essere simpatico. Non ti potranno ferire nemmeno gli sguardi di coloro che ti trattano da estraneo e fanno finta di giocare tra loro in un ridicolo teatro dell’assurdo. Non lasciarti addolorare nemmeno quando ti lasceranno solo e tenteranno di fingere con parole o gesti d’affetto che sono solo formali. Non reagire nemmeno di fronte a plateali menzogne o a chi prova a prendersi gioco di te stando a mensa con te solo per assolvere ad un dovere mentre trama in segreto. Ma questo è il mondo, questo è quello al quale ci siamo ridotti nelle relazioni con i cosiddetti “amici, parenti e conoscenti”. Tu, se vuoi, se puoi, alzati, deponi le tue vesti, prendi un asciugamano e versa acqua in un catino per lavare loro i piedi e poi asciugali. Se riuscirai a farlo avrai vinto la tua battaglia con il tuo orgoglio e con il tuo egoismo. Il mondo, questo mondo, ha bisogno di questo esempio … Noi stessi abbiamo bisogno di questo esempio che non riusciamo a comprendere ma che dobbiamo praticare con tutta la nostra mente e il nostro cuore. Poi, il mondo, questo mondo, vada come vada tanto ci sarà sempre qualcuno pronto a sputare sentenze e a diffondere menzogne, giudicare, rifiutare ed emarginare. Ci sarà sempre qualcuno che dal suo piedistallo ti processerà, condannerà e poi tenterà di annientarti. Tu lascialo fare. La Speranza è che a Pasqua ciascuno di noi risorga dal suo sepolcro e riesca davvero ad intraprendere un nuovo cammino sull’esempio di Gesù. Da ogni ferita, infatti, dovrà nascere un fiore, da ogni schiaffo un bacio, da ogni dolore un sorriso e mai, mai un lamento dovrà affiorare dalle nostre labbra. “Vi ho dato un esempio, infatti, perché -dice Gesù -anche voi facciate come io ho fatto a voi”.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13,1-15
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Parola del Signore.