L’esperienza del male appartiene al quotidiano e segna, purtroppo, le relazioni. A volte capita di subire le conseguenze di comportamenti e azioni che sono il frutto di un agire che fa male ed è male. Questa realtà ci segna e ci lascia segni e cicatrici profonde quando le subiamo da parte di persone delle quali ci fidiamo. Scoprire i loro tradimenti e i loro inganni è un’esperienza davvero difficile da sopportare anche perché agiscono con furbizia e cercano addirittura di mostrarsi buoni. Chi agisce in questo modo subdolo e meschino si maschera e si nasconde. Preferisce, come indica Gesù nel vangelo di oggi, agire di nascosto per non farsi scoprire. Ma ogni menzogna, ogni inganno, ogni falsità sarà scoperta e mostrerà il vero volto di chi agisce da stolto e diffondendo il male.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,16-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore.