Siamo nella festa delle luci e Gesù vera e unica luce del mondo è nel tempio. I sacerdoti allora tentano ancora una volta di trovare ragioni per lapidare Gesù ma non ci riescono. La presenza di Gesù nel tempio gli ossessiona e allora provano, con domande, a metterlo in difficoltà. Gesù, alle loro trappole, replica parlando delle opere buone che ha compiuto e compie e che sono possibili e sono realizzate solo grazie al Suo legame con il Padre. I sacerdoti del tempio, allora, fanno finta di non capire perché si sono collocati fuori dal gregge e perché hanno tradito il Padre per fare del loro ruolo un potere. Gesù gli smaschera e ribadisce loro che non riusciranno a strapparle dalle sue mani e, quindi, dalla sua protezione perché Lui e il Padre sono la stessa cosa. Nulla possono i sacerdoti del tempio contro Dio. Tant’è che proprio a causa del loro tradimento vedranno il tempio di mattoni distrutto per sempre perché il vero tempio, da ora in poi, è e sarà in eterno Gesù stesso.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,22-30
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Parola del Signore.