Sarebbe bello avere ancora il coraggio di guardarsi negli occhi; sarebbe bello riuscire ancora a stringersi le mani e meraviglioso abbracciarsi. Purtroppo i passi, spesso, troppo spesso, ormai, ci portano lontani. Abbiamo perduto il senso delle cose vere, della sincerità, della bellezza e viviamo inseguendo i fragili miti di questo mondo che vuole separare e distinguere, che ha distrutto il senso dello stare insieme.
Possiamo fare qualcosa per fermare questa deriva?
Possiamo solo tentare di non cedere anche noi ai fragili miti dell’isolamento, della separazione e dell’egoismo. Possiamo solo tentare di non farci avvolgere dal male che, spesso, si presenta come bene. È una lotta difficile che fa soffrire ma è necessaria per compiere un ultimo disperato tentativo di salvezza.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,19-23
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore.