L’unica possibilità di salvezza è restare legati al Signore che ci dona ciò di cui abbiamo bisogno per vivere. Davvero non c’è altra possibilità per attraversare la “notte” e rivedere l’alba. Restiamo fedeli al Signore e consegniamo a Lui ogni preoccupazione, ogni dispiacere e qualsiasi altra cosa che ci rende la vita complicata. In fondo sappiamo bene che solo Lui potrà sostenere i pesi che dobbiamo portare o che ci vengono consegnati dalla vita. Vita che è piena di sorprese e di eventi spesso anche difficili da credere e ancora più complicati da superare. Se, però, restiamo legati al Signore sarà Lui a sollevarci dalla polvere e a superare ogni ostacolo. In ogni caso le situazioni che ci accadono sono quelle e non altre e non possiamo rifiutarle, possiamo solo viverle restando pazienti e nella preghiera continua. A noi spetta, quindi, solo di restare fedeli al Signore e di fidarci di Lui che non potrà mai abbandonarci per non tradire se stesso. Il Signore ci Ama.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.