Beati i perseguitati per la giustizia

Se viviamo davvero in cerca della giustizia, se offriamo la vita per la causa della giustizia è scontato essere perseguitati da coloro i quali, invece, abusano ed eludono la giustizia. Infatti, queste persone, oltre a non rispettare la giustizia, agiscono per eliminare coloro i quali lottano per dare giustizia. Se ci guardiamo intorno sono tante le persone credenti o meno che sono rimaste vittime di attentati mortali solo perché hanno lottato e agito per portare la giustizia dove questa non c’era. Sono i nuovi martiri. Donne e uomini che con coraggio hanno parlato e agito per difendere il bene supremo della giustizia e sono rimasti vittime di azioni violente, calunnie e spesso sono state uccise. Ma, dobbiamo riconoscerlo, la loro testimonianza è stata ed è un potente esempio per tutti noi e Gesù riconosce loro la condizione di beati. Un nome per tutti: Rosario Angelo Livatino. Egli è stato un magistrato italiano, assassinato dalla Stidda su una strada provinciale ad Agrigento ed è venerato come beato e martire dalla Chiesa cattolica. I potenti non sopportano la voce dei profeti che denunciano ingiustizie e menzogne.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 14,1-12
 
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Parola del Signore.

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