Gli occhi e il cuore di Pietro, Giovanni e Giacomo riescono a “vedere” oltre l’immagine di Gesù che avevano conosciuto da sempre. È con queste semplici parole che vogliamo contemplare la Trasfigurazione di Gesù. Non è Gesù che cambia aspetto ma sono gli occhi e il cuore dei tre Apostoli a “vedere” in profondità la verità della sua presenza e ad ascoltare con l’udito del cuore che Gesù è il Figlio di Dio. A pensarci bene queste sono una realtà che possiamo “vedere” e contemplare anche noi se riusciamo a svegliarci dal sonno e dallo stordimento in cui questo mondo ci vuole fare vivere. Proviamo oggi a “vedere” oltre il corpo di Gesù, proviamo ad immaginarlo seduto accanto a noi mentre ascolta ogni nostro desiderio, ogni nostra sofferenza, ogni nostra preoccupazione… Egli è quella Luce che rischiara i sentieri della vita e indica la strada, l’unica strada possibile per la salvezza.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28b-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Parola del Signore.