Il cambiamento non va solo accolto e accettato ma soprattutto va vissuto in una maniera nuova. Il passato va lasciato andare per la sua strada. Ciò che conta è il presente che si apre al nuovo. Se non facciamo questo cambiamento di prospettiva dentro di noi è evidente che il passato vecchio, logoro e liso continuerà a vivere dentro e fuori di noi rendendoci prigionieri.
La vera libertà, invece, ci porta a vivere in maniera nuova e il nuovo si sa che per affermarsi rifiuta completamente il passato. Il nuovo conosce il passato ma lo abbandona. Se fa questo il nuovo ci cambia conservando i principi di un vivere buono. Gesù ci accompagnerà sempre anche nei giorni difficili e complicati; ci proteggerà del male e mai ci farà mancare la sua presenza.
Purtroppo anche noi avremo da affrontare e vivere giorni difficili, questi giorni verranno e dobbiamo viverli sapendo che Gesù ci protegge impedendo che il male ci avvolga.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,33-39
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del Signore.