Spesso la vita è molto più complicata di quello che sembra. Tante difficoltà, purtroppo, nascono dentro il quotidiano e, in particolare, nelle relazioni umane. Una delle sfide più difficili, infatti, è riuscire a relazionarsi con gli altri. Dentro le relazioni con gli altri emergono spesso atteggiamenti che prendono origine da pregiudizi, da invidie, egoismi, dicerie, ecc. Quando questo accade si entra in un vortice di negatività che non solo spaventa, non solo fa male ma può addirittura portare la persona consegnata nelle mani del “popolo” a vivere il dolore e la sofferenza. Oggi, Gesù, ci lancia, tra le righe, una forte provocazione invitandoci a ripensare le relazioni, ad evitare i pregiudizi, a chiedere e dare fiducia. Ci chiede di costruire buone relazioni e cercare sempre il bene in ogni situazione. Ci chiede di essere persone che accolgono e di comprendere anche i bisogni dell’altro. Solo in questo modo potremo tentare di cambiare questo mondo e convertire alla Legge dell’Amore tutti coloro che continuano a perseguire, opprimere e/o condannare il prossimo. Il nostro compito non è mettere l’altro in croce ma è schiodare l’uomo dalla croce ridando speranza ad ogni fratello.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,43b-45
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore.