Ancora una volta Gesù ci chiama ad ascoltare la sua Parola, ci chiama a cambiare vita, ci chiama ad essere persone capaci di Amare. Lo fa pur essendo deluso dalle nostre risposte precedenti, lo fa con l’amaro in bocca di fronte al comportamento delle donne e degli uomini delle città nelle quali aveva predicato molto e dove aveva compiuto molti segni, lo fa con la Speranza che continua a spingere la sua voglia di salvare le nostre vite. Nonostante ciò cambiare resta difficile e complicato. Spesso la nostra libertà di scelta ci porta a privilegiare il nostro egoismo e la voglia di soddisfare i nostri desideri personali. Sono questi, infatti, che ci conducono ad essere infelici quando non riusciamo a realizzarli ma anche quando ci riusciamo spesso, purtroppo, non bastano. La felicità è tutta un’altra cosa e non dipende dalle cose che possediamo ma, paradossalmente da che cosa siamo stati capaci di donare … È l’Amore donato che ci rende davvero felici. Il soddisfare solo i nostri desideri non ci da nulla di più e la lotta per realizzarli , quasi sempre, ci rende la vita molto difficile
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,13-16
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.