Per accogliere il Signore e farci accogliere da Lui dobbiamo avere un cuore libero e leggero, un cuore capace di vedere oltre le nostre necessità e i nostri bisogni. Gesù ci ha dato un esempio di generosità e di Amore perché il suo cuore è stato libero e leggero e ha guardato i bisogni di chi ha incontrato sulla sua strada. Spesso da solo si ritirava in preghiera e restava a “parlare” con il Padre anche per tutta la notte. Pregare è, per l’appunto, saper trovare nella propria giornata un tempo per stare con il Signore e parlare con Lui . Questo significa pregare. E, questo è il modo migliore per “vegliare” e per accorgersi di chi accanto a noi ha bisogno di noi e del nostro aiuto. Vegliare significa perciò restare attenti al quotidiano e in questo quotidiano essere l’occhio, la mano, la parola e la carezza del Padre per chi vive vicino a noi. Con una sola parola Vegliare significa Amare. Quando il Signore verrà nel giorno che non sappiamo ci troverà pronti ad accoglierlo.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.