Sentire stanchezza è facile e avvertire un senso di oppressione, in questo tempo, è davvero un fatto comune. Gesù ci offre una solida via d’uscita, una strada sicura, una soluzione praticabile: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita”. Gesù, quindi, ci suggerisce di accogliere il nostro presente con mitezza e umiltà. È questa la via per affrontare la nostra realtà e trovare pace. Anche l’Antico Testamento ci consegna un Salmo il numero 89 nel quale al versetto 10 si legge: “Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti,ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo”.
Questa Parola, appare quasi un dialogo riflesso tra Antico e Nuovo Testamento e ci invita a non agitarci più di troppo e a restare con i piedi per terra vivendo il nostro presente in mitezza e umiltà.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.