Se incontriamo Gesù diventiamo persone nuove e sentiamo il bisogno di trasmettere questa esperienza agli altri. Egli ci chiama: «Venite e vedrete»? Lo dice anche a noi adesso. Noi non vogliamo e non possiamo rinunciare a questa bellissima chiamata. Siamo certi che se andiamo da Lui troveremo ristoro e ci donerà la forza e il coraggio di affrontare la vita, di superare le difficoltà, di non mollare mai di fronte agli ostacoli del quotidiano.
Se restiamo con Gesù, Egli ci riempirà del suo Spirito e riusciremo a superare ogni problema. Dobbiamo fidarci e affidarci a Gesù.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,35-42
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che tradotto, significa maestro – dove dimori?».
Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Parola del Signore.