I magi venuti dall’oriente cercano un Re, cercano il Re dei Giudei. È lo stesso Re che finirà sulla croce alla cui sommità fu scritto che Egli è il “Re dei Giudei”. L’inizio e la fine del percorso terreno di Gesù, quindi, è unito da un filo che mette insieme la sua venuta sulla terra che attrae donne e uomini di tutto il mondo (oriente e occidente) e la sua morte sulla croce dalla quale allargando le braccia simbolicamente abbraccia il mondo intero. Il nostro è un Re che salva, un Re che soffre, un Re che perdona i peccati di chiunque si ravvede.
Egli ci invita a seguire la stella che porta fino alla casa che lo accoglie e l’invito è per tutti, ci invita anche ad Amare e l’Amore non pone condizioni ma ci lascia liberi, liberi di aderire ma anche liberi di non seguirlo. Siamo noi a decidere il nostro destino nel bene e nel male. Egli si è manifestato a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà ma se noi, con la nostra vita, deliberatamente lo abbiamo rifiutato ci siamo assunti le nostre responsabilità e ce ne prendiamo le conseguenze. In ogni caso Egli ci aspetta sempre per perdonarci perché la sua misericordia non ha limiti.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo:
«Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore.