Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,1-3
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore.
Anche oggi Gesù continua a camminare per le nostre strade, ci passa accanto e annuncia la “buona notizia”. Ma dove e come possiamo incontrarlo? Certamente lo troviamo nella preghiera, nella Parola di Dio e nei poveri. Lo troviamo nell’Eucarestia e nel tabernacolo. Lo incontriamo quando facciamo la comunione o riceviamo la cresima o un sacramento. Ma Gesù è anche nel vento, nella pioggia, nel sole, nella luna e anche in quelle persone che lo testimoniano con la vita e le opere.
Gesù però ci invita anche a seguirlo, perché ciascuno di noi è chiamato a diventare e a fare come Lui. Siamo chiamati a fare come Lui che aiutava e accompagnava chi lo accoglieva; a dare senso alla nostra vita camminando con fiducia accogliendo tutti anche coloro i quali per chissà quali ragioni ci fanno del male. Dobbiamo sopportare come Gesù l’odio, l’invidia, le falsità e le azioni cattive. Dobbiamo sopportare senza reagire, senza opporci, senza rispondere. Chi ha il male ha il male dentro e vive l’inferno.
Un giorno un allievo chiede al Maestro: “Cosa posso fare per difendermi dall’invidia e dall’odio?”. Il Maestro rispose: “Quando ti portano un regalo e non lo accetti, a chi appartiene il dono?”. Rispose l’allievo: “A chi ha tentato di regalarlo”. E il Maestro conclude: “Vale lo stesso per l’invidia e l’odio. Se rifiutati continuano ad appartenere a chi li porta con sé”.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️