Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 21,28-32
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore.
Nella vita ciò che importa davvero è “fare la volontà di Dio”. Non importa cosa pensano o dicono gli altri di noi. Siamo noi a dover rispondere al Signore con la nostra vita e non con le apparenze. E a questo proposito, oggi, condividiamo qualche pensiero espresso dal papa ieri pomeriggio con i nuovi cardinali a Piazza San Pietro. Pensieri che sono, per noi un vero e proprio programma di vita. Ebbene a proposito del Silenzio papa Francesco, tra l’altro ha detto:
- Primo: il silenzio è essenziale nella vita del credente. Sta infatti all’inizio e alla fine dell’esistenza terrena di Cristo. Il Verbo, la Parola del Padre, si è fatto “silenzio” nella mangiatoia e sulla croce, nella notte della Natività e in quella della Pasqua.
- Secondo. «il silenzio è essenziale nella vita della Chiesa. Gli Atti degli Apostoli dicono che, dopo il discorso di Pietro al Concilio di Gerusalemme, “tutta l’assemblea tacque”, preparandosi ad accogliere la testimonianza di Paolo e Barnaba circa i segni e i prodigi che Dio aveva compiuto tra le nazioni. … E il silenzio permette proprio il discernimento, attraverso l’ascolto attento dei “gemiti inesprimibili” dello Spirito che riecheggiano, spesso nascosti, nel Popolo di Dio.
- «Terzo, infine», ha concluso il Papa: «il silenzio è essenziale nel cammino di unità dei cristiani. É fondamentale infatti per la preghiera, da cui l’ecumenismo comincia e senza la quale è sterile. Gesù, infatti, ha pregato perché i suoi discepoli «siano una sola cosa» (Gv 17,21). Il silenzio fatto preghiera ci permette di accogliere il dono dell’unità “come Cristo la vuole”, “con i mezzi che Lui vuole”, non come frutto autonomo dei nostri sforzi e secondo criteri puramente umani.
Ecco meditando questo passaggio del discorso del papa viviamo questo giorno evitando quel chiacchiericcio che distrugge le relazioni e agita la vita.
Impariamo a fare Silenzio!
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️