Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,13-18
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Parola del Signore.
Cari Amici buongiorno. Oggi affidiamo il commento al Vangelo alla nostra Amica Mirella Muia, eremita di Gerace. Mirella è una delle eremite più conosciute in Italia, iconografa e scrittrice. Oggi ha scritto questa magnifica poesia che condividiamo:
” Oggi, proprio oggi,
Mi colpisce il silenzio:
Nessun grido,
Nessuna voce si alza,
Nessuno chiede perché,
Niente stupisce più – possibile che il mondo dorma?
“Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata perché non sono più!” –
Ma nessuno ascolta il suo pianto,
Nessuno si unisce al suo lamento,
Tutto scorre indifferente
Come un vecchio fiume
Stanco di trasportare tanti detriti immondi …
Il grido attraversa ogni cosa
Come una vibrazione nascosta,
E non si sente perché non viene dagli uomini,
Che non gridano più
E non ascoltano chi grida…
Il grido risuona
Attraverso chi non ha più voce per gridare,
Perché ha già dato ogni cosa di sé
E si è affidato alla nostra voce…
Ma per ascoltare bisogna entrare nel suo silenzio
E scoprire la sua vibrazione segreta…
” Come mai, Israele, sei diventato Erode
E hai fatto di lui il tuo dio?
Dovresti saperlo dalla tua storia:
Erode ha seminato
E continua a seminare
Semi amari –
E proprio tu, Israele,
Vuoi esserne l’erede?….
Proprio tu
Vuoi essere suo complice?
Di fronte a questo il mondo trema
Fin nelle sue fondamenta,
Come puoi non saperlo?
Non hai compreso:
Rachele non sei tu, oggi,
Ma lo sei stato tante volte nel tempo –
E solo tu, oggi, puoi riconoscere il suo grido,
Ma proprio tu, oggi, sei la causa di quel grido
E non ti chiami più Israele:
Oggi, il tuo nome
È Erode…
Eremo dell’Unità,
28 dicembre 2023
memoria della strage degli innocenti