Dal Vangelo secondo Marco 10, 13-16
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.
Parola del Signore
«Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso» (Mc 10,15). Per entrare nel Regno di Dio non basta “servire” ma è necessario riconoscere di essere piccoli. Sono due scelte che però è spesso difficile fare. Infatti quando tutto nella vita sembra andare bene ci si illude di bastare a se stessi e Dio viene messo da parte. Che errore! Non ci si rende conto di aver bisogno l’uno dell’altro e di essere niente di fronte alla creazione. Solo se ci riconosciamo piccoli e ci mettiamo al servizio possiamo trovare Gesù. È nella difficoltà che maturiamo. I cosiddetti successi sono illusioni, inganni e, addirittura, fantasia. È nelle difficoltà, invece, che il nostro cuore lascia entrare Dio e che comprendiamo il senso della vita. Quando viviamo la sofferenza, la malattia, la solitudine, la croce … le nostre croci … non perdiamo la Speranza. Sono queste le opportunità che abbiamo per scoprire di essere piccoli, fragili, insufficienti. Queste sono le occasioni per pregare il Padre e per sentirlo vicino, per sentire le carezze della sua premura. Viviamo, allora, il nostro quotidiano con i piedi per terra abbandonando le manie di grandezza, le illusioni che possono darci il denaro, il potere e il successo che sono i tre grandi mali che ci trascinano direttamente all’inferno.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️