“Ma io vi dico di non opporvi al malvagio”

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Parola del Signore.

 Il vangelo ci chiede di spezzare le catene del male e ci invita a praticare una forma di giustizia diversa. Gesù ci chiede di non opporci al male : «Non rendete a nessuno male per male» (Rm 12,17).

Se davvero facciamo così allora siamo considerati deboli o si penserà che abbiamo paura oppure che vogliamo stare quieti e tranquilli. No!!! Assolutamente No!!! Per non reagire al male che ci è stato fatto ci vuole tanta forza e tanto coraggio ma a pensarci bene è l’unico modo per spiazzare chi porta il male dentro di sé. Certo sarebbe giustissimo l’occhio per occhio il dente per dente. Se, infatti, qualcuno ci ha fatto del male e ci ha tradito, se ci ha negato qualcosa di giusto e lo ha fatto, magari, per umiliarci oppure per mostrare la sua forza è logico reagire, è normalissimo arrabbiarsi. Sarebbe strano il contrario. Il dispiacere dell’ingiustizia subita vive dentro di noi. È un dolore secco. La stessa persona che ci ha tradito lo sa e lo ha fatto di proposito perché quella persona vive del male ed è messaggero di male. Ogni volta che magari lo vediamo o che qualcuno ce ne parla si apre una ferita. Ma ecco che Gesù sconvolge le regole e raffredda ogni dolore, rimargina ogni ferita e ci invita a fare l’esatto contrario di quello che gli altri si aspettano e cioè a fare proprio come ha fatto Lui dalla croce: “Perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Il male non sarà estirpato. Chi è il male e fa il male continuerà a farlo perché vive del male e la sua vita sarà sempre un inferno. Gesù ci chiede, invece, di praticare la “Legge” dell’Amore e, quando arriva questa sapienza stolta, sul dolore di chi ha visto trasgredito il principio della giustizia, questa parola è come una secchiata d’acqua sull’incendio che si è propagato dentro di noi. Gesù Cristo viene a noi e attraverso questa parola così paradossale, contraria alla logica, innanzitutto per medicarci, per calmarci, per abbracciarci con la sua presenza.

Cristo non ha nessuna strategia alternativa a quella dei potenti. Il vangelo non è una strategia alternativa a quella dei furbi per arrivare più lentamente agli stessi obiettivi. il vangelo non è così.  Lasciamo che questa Parola oggi ci arrivi. Lavoriamoci! Occhio per occhio, dente per dente, è giustissimo! Ma porta alla morte. Bisognava che Qualcuno inventasse una cosa assolutamente soprannaturale, straordinaria, fuori di questo mondo, fuori delle cose logiche.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

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