Come bambini

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,1-5.10
 
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore.

“… se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli”. Siamo chiamati a farci piccoli, ad accogliere i bambini e a non disprezzarli. Ed invece la società ci propone di essere furbi, di non essere ingenui e di agire per conquistare i primi posti. Crediamo di essere “grandi” se abbiamo successo, se abbiamo potere, se siamo ricchi. Gesù, oggi, ribadisce l’esatto contrario ma noi non ascoltiamo, ci rendiamo sordi a queste parole e trascorriamo il tempo a cercare di conquistare onore e posti di rilievo. Mentre facciamo questo frequentiamo anche la Santa Messa e ci battiamo il petto, magari partecipiamo anche a tutte le forme di devozione ma poi, nel quotidiano, tradiamo spudoratamente ogni consiglio evangelico. Siamo strani o meglio dice Gesù ipocriti. Siamo ipocriti che la Treccani così spiega: “Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i proprî sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore”.

È tempo di cambiare vita, è tempo di essere “veri”, “autentici”, “sinceri”. Si può sbagliare e Dio solo sa quanto sbagliamo ma perseverare è diabolico. Continuare a vivere da ipocriti ben sapendo di esserlo è segno che siamo preda del maligno che approfitta di ogni più piccola occasione per prenderci il cuore e farci desiderare tutte le cose futili e passeggere e così ci distrae dalla nostra vera umanità.

Il Signore conosce i cuori e con le nostre parole, le nostre azioni e le nostre finzioni possiamo ingannare gli altri ma non possiamo ingannare Lui che ben conosce che cosa c’è nel nostro cuore e cosa lo agita rendendo la vita un inferno.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *