Sapienti, dotti e piccoli

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30
 

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

Oggi, come ieri, quei sapienti e quei dotti a cui è “nascosta” la rivelazione sono coloro che non la accolgono o, peggio, la rifiutano. Anche se colti non accettano la rivelazione e, magari, credono di sapere tutto. I piccoli, invece, sono docili alla Parola con la quale si “fasciano” le ferite o di avvolgono come dentro una coperta quando il freddo e il gelo cerca di prendere il sopravvento. In un mondo pieno di gelosie, rancori, invidie, delirio di onnipotenza i piccoli si soffermano a guardare le stelle, si stendono sui prati puntellati di margherite e sognano, accarezzano una roccia e aprono pian piano gli occhi per godere del mare con il suo odore. I piccoli, sono semplici e vivono in umiltà. Se ignorati sopportano con tranquillità e se rifiutati sanno reagire vivendo nel silenzio la gioia di chi sa di essere amato dal Padre. I piccoli guardano e ascoltano il bello che sanno cogliere e apprezzare. Non cercano il successo non ne hanno bisogno; non cercano il potere che è illusione; non cercano la ricchezza perché la più grande ricchezza è essere innamorati di Dio.

I piccoli se subiscono ingiustizie si allontanano e si scrollano la polvere di dosso, allargano le braccia al cielo e ringraziano per i doni che hanno ricevuto a differenza dei sapienti e dei dotti che impegnati ad ammirare se stessi si autocelebrano dicendosi buoni e bravi da soli. I piccoli sono miti e umili di cuore e Gesù li protegge e accompagna. Poi qualche sapiente e dotto si fa invidioso e animato da propositi malvagi agisce con furbizia per cercare di sottoporli al suo potere ma il suo sforzo è inutile: i piccoli hanno altri valori e sono capaci di attraversare la notte con il sorriso. Facciamoci piccoli e la gioia e la pace abiterà le nostre case e le nostre famiglie.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

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