Il segno di Giona

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.  Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

L’evangelista Luca, come ben sappiamo scrive il suo vangelo per cristiani di origine pagana. In questo passo egli vi legge la necessità di essere e vivere la fede da missionari. Il messaggio di Gesù che è rifiutato dai suoi compaesani è, invece, accolto dai pagani (i niniviti).

L’esempio dei niniviti peccatori e pagani ci invita a riflettere anche sul nostro presente. Noi, cristiani e cattolici per “tradizione” sembra che siamo diventati come i farisei cioè formalmente rispettosi delle regole ma sostanzialmente lontani dal cuore del messaggio autentico di Gesù mentre chi non conosce Gesù (e ci riferiamo a tanti popoli che vivono in Africa, in Asia o in America latina ecc. accolgono la fede cristiana con gioia e cambiano la loro vita e la loro storia … Luca pone in evidenza la misericordia gratuita di Dio e sottolinea che la salvezza è per tutti i popoli e per tutte le genti.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

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