Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,1-13
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.
Parola del Signore.
L’uomo di ogni tempo è sempre in cerca di segni e, guarda caso si tratta proprio di quelli che il diavolo offre a Gesù: ricchezza, potere e successo. In fondo si tratta di qualcosa di analogo a quel Dio onnipotente che regna dominando: un Dio che è un dominatore assoluto, un potente che tutto può fare come desidera. Questa immagine è esattamente quella del dio proposto dal diavolo il quale con furbizia offre all’uomo denaro, potere e successo. L’uomo è facilmente ingannato dal diavolo che con furbizia lo tenta per darli potere, successo e ricchezza spingendolo a tradire il bene, gli amici e ogni affetto. L’uomo che cerca il denaro (poco o tanti), che vuole apparire e che esercita il potere è un uomo pienamente in mano al diavolo e al male. Egli non distingue più il male dal bene e tradisce ogni cosa per cercare, illudendosi, queste tre chimere.
Il Dio di Gesù è l’opposto. Egli vuole liberare l’Uomo da ogni schiavitù un po’ come fa il profeta Giona che fu mandato a Ninive per comunicare che Dio stava per castigare la città. Ebbene, come ben sappiamo, Giona finisce prigioniero per tre giorni nel ventre di un grande pesce (a simboleggiare la sua morte) e solo dopo riesce ad andare Ninive per portare il messaggio di Dio che li chiedeva di cambiare vita. I niniviti ascoltano e si pentono. A questo punto Dio perdona. Tutta questa storia è anche per farci capire che Gesù è il nuovo Giona. C’è, però, una differenza importante. Gesù muore realmente e finisce nel sepolcro. E non solo. Gesù non annuncia il castigo di Dio ma libera l’uomo dal male perché si carica del male del mondo e muore per noi. Gesù è la misericordia del Padre per noi è: la nostra salvezza.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️