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Sentire compassione

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,35-3810,1.6-8

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

Parola del Signore.

Anche il nostro tempo, come il passato, è un tempo complesso. L’intreccio tra follia, ragione e cuore genera spesso tensioni e disarmonie. Come reagire? “Com-passione” e senso della misura allontanando le negatività e chi semina “morte” perché l’unica cosa che conta è la vita ed in particolare la “vita buona”. Il resto sono solo disarmonie, stonature che è necessario correggere … Seguiamo la “stella” e lasciamo andare potenti e prepotenti; lasciamo andare ogni tipo di reazione negativa … Non vale la pena perdere tempo e vita nelle cose brutte o che non possiamo cambiare … Solo Dio può cambiare questo mondo …

Buin cammino

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Gesù guarisce due ciechi

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Parola del Signore.

«Avvenga per voi secondo la vostra fede». È questa la chiave che apre tutte le porte. È la Fede che guarisce; è la Fede che dà la forza e la facoltà di vedere; è la Fede che salva la vita.

Anche i due ciechi del vangelo di oggi sono guariti dalla loro Fede. Credere fa miracoli. Credere in Dio è la chiave che apre le porte alla vita vera.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Fare la volontà del Padre

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore.

Oggi Gesù ci spiega con chiarezza che per entrare nel regno dei cieli non basta pregare, non basta contemplare, non basta frequentare o partecipare a tutte le devozioni … Per entrare “nel Regno dei cieli” occorre “fare la volontà del Padre”. E questo significa mettere da parte il nostro “io”; significa accantonare ogni desiderio di successo e/o potere personale; significa obbedire al Padre che ci indica la strada. Occorre farsi piccoli, semplici … ultimi!!! Occorre lasciare andare i potenti per la loro strada … Occorre essere fedeli ad un Padre che ci indica la via dell’Amore come unica vera strada che ci porta a Dio.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Gesù esultò nello Spirito Santo

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,21-24

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Parola di Dio.

Il cristianesimo è la rivoluzione dei piccoli che battono dotti e sapienti. Gesù gioisce di fronte alla grande fede dei piccoli e dei semplici. Sono loro quelli che batteranno scribi e farisei cioè i sapienti che credono di credere perché sanno. I piccoli vivono imitando Gesù e con la loro fede semplice possono cambiare il mondo. Sono i piccoli quelli capaci di “vedere” quello che altri non vedono. Sono i piccoli quelli capaci di “ascoltare” quello che sapienti e dotti non sono riusciti ad ascoltare.

In questo “vedere ” e “ascoltare” c’è la grande possibilità di vedere e ascoltare ciò che nemmeno molti Profeti e molti Re hanno desiderato ma non hanno né visto né udito.

Sono loro, i piccoli e i semplici, i Beati che godono la stessa beatitudine di Gesù… Facciamoci piccoli e comprenderemo meglio Gesù, la sua vita e il suo messaggio. Basterà questo nuovo stile di vita a rendere “bella” ogni cosa della vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Molti verranno dall’oriente e dall’occidente

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8,5-11

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Parola del Signore.

Ci sono due grandi temi nel vangelo di oggi. La Fede del centurione. È la Fede che ci salva, cioè l’accordo tra il cuore e la mente capaci di invocare in sintonia il Signore Gesù Cristo. Il secondo tema riguarda l’Universalità della Fede. La Fede in sostanza è per tutti. Israele non ne ha l’esclusiva.

San Paolo nella lettera ai Romani infatti dice: «Non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”».

Per fare sintesi: “Siamo tutti fratelli”. E se questo è vero prima di respingere qualcuno, chiunque sia, è il caso di farsi qualche domanda

Francs e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Domenica della Speranza

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Con questa domenica (prima domenica di Avvento) inizia il nuovo anno liturgico. Quanto sarebbe bello per tutti noi se decidessimo Tutti di iniziare con un cambio di vita: “con una vita nuova”.

Per vivere questo tempo in ogni famiglia sarebbe bello avere in casa la Corona d’Avvento. Anche a casa nostra ieri sera, con semplicità, Franca ne ha preparata una (quella che vedi in foto). La messa sul camino e ci aiuterà a vivere l’atmosfera del Natale. Ma cos’è la Corona d’Avvento?

La corona dell’Avvento scandisce le settimane che mancano al Natale: le quattro candele vanno accese ciascuna in una domenica di Avvento; l’eventuale quinta a Natale.

Simbolismo

Le quattro candele rappresentano le quattro domeniche di Avvento. Ognuna di esse ha una denominazione ed un significato peculiari:

  1. La prima candela è detta “del Profeta“, poiché ricorda le profezie sulla venuta del Messia.
  2. La seconda candela è detta “di Betlemme“, per ricordare la città in cui è nato il Messia.
  3. La terza candela è detta “dei pastori“, i primi che videro ed adorarono il Messia. Poiché nella terza domenica d’Avvento la Liturgia permette al sacerdote di utilizzare i paramenti rosa al posto di quelli viola tale candela può avere un colore diverso dalle altre tre.
  4. La quarta candela è detta “degli Angeli“, i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia.

Secondo un’altra tradizione assai diffusa le quattro candele rappresentano la Speranza, la Pace, la Gioia e l’Amore. L’accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia. La forma circolare della Corona dell’Avvento è simbolo di unità e di eternità. I rami sempreverdi rappresentano la speranza. E, a proposito di Speranza, ricordiamoci che a Natale, papa Francesco aprirà la Porta del Giubileo per dare inizio a questo grande evento nel quale cercheremo tutti di vivere come “Pellegrini di Sperato”.

Buina Domenica

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Lasciarono la barca e lo seguirono

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,18-22

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore.

Simone e Andrea stanno pescando. Gesù li vede e li chiama a seguirlo. Loro lasciano tutto e vanno. Dio desidera che ciascuno di noi lo segua e desidera pure farsi compagno di viaggio. Gesù chiama e accompagna. La chiamata è per tutti, nessuno escluso. Ad ognuno è chiesto di fare ciò che può, dove sta e nella sua condizione di vita.

Gesù ci chiede di essere protagonisti creativi e ci coinvolge e corresponsabilizza. Egli ci vede come siamo ma soprattutto sogna come possiamo essere. Quel mare ( o lago) dove Simone e Pietro facevano i pescatori è il mare che dobbiamo attraversare nella vita e farlo sapendo di poter avere Gesù vicino ci dà la forza necessaria per affrontare i venti, le burrasche e ogni avversità. Facciamo come Simone (poi detto Pietro) e Andrea accogliendo Gesù come compagno di viaggio. È Lui che ci aiuterà a superare le difficoltà e darci il coraggio per vivere pienamente la nostra vita.

Buon cammino o navigazione con Gesù.

Le mie parole non passeranno

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Parola del Signore.

«Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera» (Sal 33,6).

Contemplando il cielo e la terra possiamo davvero riuscire a percepire la grandezza del Signore. È Lui, infatti, che ha creato tutto; ed è Lui che ha dato un senso alla nostra vita. E allora, quando tutto questo finirà, cosa resterà?

Possiamo rispondere che resterà il Creatore e la sua Parola che continuerà a guidare i nostri passi oltre questa vita.

Perciò oggi alzando gli occhi al cielo o meglio contemplando il creato attorno a noi possiamo intuire e “scoprire” quanto queste parole siano profondamente vere e piene di Speranza.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

La liberazione è vicina

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,20-28
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Parola del Signore.

Nel mentre il mondo continua ad essere preda delle guerre, delle violenze e dei tradimenti di ogni genere, delle falsità e degli inganni sembra che alcuni uomini, capaci solo di esercitare il male, stiano vincendo. Anche loro, però, sono oggetto di finti applausi. Ci sono servi sciocchi che si fingono amici e battono le mani per paura di essere presi di mira. Il cristiano, invece, deve continuare a Sperare perché anche oggi Gesù ci ripete: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina“.

Si la nostra liberazione è vicina. Gli inganni e le falsità saranno scoperte e il male sarà sconfitto … c’è già un mondo nuovo che comincia mentre per il vecchio inizia la fine

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Sarete traditi

Vangelo secondo Luca
Lc 21,12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore.

Cercare di essere persone corrette, rispettose della verità dei fatti, franchi e sinceri purtroppo non paga anzi spesso è all’origine di possibili tradimenti che possono sfociare finanche in persecuzioni. Eppure queste reazioni del mondo non possono e non debbono condizionare la nostra fedeltà alla verità e alla giustizia. In questa situazione è facile e probabile essere tradito da parenti e amici che facilmente per non prendere posizione nella migliore delle ipotesi si fanno indifferenti. È questa una realtà molto Comune nella vita che probabilmente sarà stata ed è, purtroppo, sperimentata da molte persone. Eppure se questa è anche la nostra esperienza dobbiamo essere convinti che i persecutori, animati da invidia, egoismo, volontà di potenza, nulla potranno contro di noi perché il Signore ci darà “parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere”.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️