Il Padre Lot andò a visitare il Padre Giuseppe e gli disse: « Prego, medito e quando posso mi purifico dai miei pensieri. Cosa devo fare di più? »; allora il vecchio gli disse: « Se tu lo vuoi, diventa interamente come di fuoco» (Giuseppe di Panépho 7). «Il pezzo di legno che serve ad attizzare i tralci finisce per essere interamente consumato dal fuoco, allo stesso modo l’uomo purifica la sua anima nel timore di Dio »
Ne parleremo in due diversi incontri ai quali siamo stati invitati. Il primo lo terremo a Coreno mercoledì 27 e il secondo a Fondi domenica 31 … due momenti per fare discernimento e vivere la quaresima.
È vero ognuno ha sogni infranti, desideri non realizzati e un mancato senso di felicità. Eppure, forse, c’è qualcosa che ci sfugge. C’è un mistero che non riusciamo a penetrare. Ci sono sbagli che facciamo credendo che tutto dipenda da noi e dimentichiamo la misericordia di Dio e la necessità del suo aiuto. Crediamo di poter fare tutto da soli. Che grande sbaglio!!!
La Parola di Dio, per esempio, ci offre delle indicazioni preziose. Dalla Parola, infatti, si sprigiona un profumo speciale, un profumo che possiamo sentire, però, con il cuore, un profumo che cambia la vita.
Dio ci scruta e ci conosce. Ha pazienza e in ogni modo ci offre strade per trovarlo e dare “pace” alle nostre vite. Lo fa con lo stile del buon contadino che di fronte ad una pianta di fichi che non porta frutto la pota, la cura, la concima e attende che porti frutto. Il Signore sa aspettare la nostra conversione. Una conversione che ci chiede di avere fiducia in Lui e di affidarci a Lui. Se lo faremo scopriremo tutto il suo Amore ed in particolare le tante belle cose che ci ha donato e noi non consideriamo (persone, cose, situazioni, amici, affetti, ecc.) e le altre che ogni giorno ci mette davanti e che non riusciamo e a percepire come doni. Quante occasioni mancate!!!
A volte siamo noi stessi a creare la nostra infelicità. Siamo ancora in tempo per cambiare. Che Dio ci dia la forza.
Un giovane monaco chiese al suo abate, da tutti considerato uomo di grande santità: ” Come posso essere certi di trovarmi alla presenza di Dio?”. L’abate rispose: “Hai tanto controllo su di essa quanto è il potere che hai di far sorgere il sole”. Esasperato, il giovane esclamò: ” Ma allora a cosa servono tutti i nostri esercizi spirituali e le nostre preghiere?”. Queste cose servono per essere certi di essere svegli quando il sole sorge”.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Sul silenzio e il giudizio così sottolinea Abba Poimen: “Vi è un uomo che sembra tacere e il suo cuore giudica gli altri; costui parla sempre”. Abba Arsenio così afferma: “Di aver parlato mi sono pentito tante volte, di aver taciuto, mai”.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Teofilo, memorabile per la sua santità, vescovo di Alessandria, era in viaggio per Sceta e i fratelli, radunatisi, dissero all’Abate Pambo: Di’ una parola o due al vescovo, affinché la sua anima in questo luogo possa essere moralmente edificata. L’anziano rispose: Se per lui non è edificante il mio silenzio, non c’è speranza che lo siano le mie parole.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Un soldato chiese a un anziano se Dio avrebbe perdonato un peccatore. Ed egli gli disse: Dimmi, caro, se il tuo mantello è lacero lo getterai via? Il soldato rispose dicendo: No, lo rammenderò e lo rimetterò addosso. L’anziano gli disse: Se tu ti prendi cura del tuo mantello, vuoi che Dio non sia misericordioso con te che sei la sua immagine?
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Due fratelli andarono da un anziano che abitava da solo a Sceta. Il primo disse: Padre, ho imparato a memoria tutto l’Antico e il Nuovo Testamento. L’anziano gli disse: Hai riempito l’aria di parole. L’altro disse: Ho copiato l’Antico e il Nuovo Testamento e li ho nella mia cella. E a costui l’anziano replicò: Hai riempito di pergamena la tua finestra, ma non conosci colui che disse: Il regno di Dio non è nelle parole ma nella potenza? E ancora: non quelli che ascoltano la legge saranno giustificati davanti a Dio, ma quelli che la mettono in pratica. Perciò i fratelli gli chiesero quale fosse la via della salvezza ed egli disse loro: L’inizio della salvezza è il timor di Dio e l’umiltà unita alla pazienza.
(Cos’è il timor di Dio? Si tratta di fidarsi di Dio e non di altri).
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli Amici dell’eremo di famiglia camaldolese.
Uno degli anziani disse: Un monaco non dovrebbe chiedere come agisce questo e come vive quello. Domande simili ci allontanano dalla preghiera e ci portano a sparlare e a spettegolare. Non c’è niente di meglio del silenzio.
La saggezza del deserto: ” Detti dei Padri” scelti per gli Amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e priscilla.