Il segreto per la vita di ciascuno di noi è accogliere la grazia di Dio e accettare con tutto il cuore e con tutte le forze che la grazia agisca nella vita.
Per realizzare questo nella nostra vita abbiamo sentito vicinissima l’intuizione di San Romualdo di vivere una vita fatta di momenti comunitari (di famiglia) insieme a momenti di solitudine (eremitica). In questo dialogo tra vita comunitaria e vita solitaria la vera guida è la Parola che ci spinge verso la pratica dell’accoglienza semplice, spontanea e vera, fatta di condivisione dei cuori che devono trovare espressione concreta nello stare insieme attorno alla mensa della Parola stessa e a quella della tavola della cucina.
Il nostro impegno, quindi è la continua ricerca di un sempre nuovo e giusto equilibrio tra lo spirito eremitico e quello cenobitico, tra l’esigenza di dedicarci interamente a Dio nella solitudine e quella sostenerci nella preghiera comune e nell’accogliere i fratelli perché, insieme, possiamo attingere alle sorgenti della vita spirituale e giudicare le vicende del mondo con coscienza veramente evangelica.
Accompagniamoci con la preghiera reciproca.