Escludere qualcuno è una pratica antica, uno stile di vita che provoca nella persona lasciata sola un senso di frustrazione, un’amarezza profonda e lo spinge verso situazioni esistenziali dolorose. Gesù è l’escluso per eccellenza, il reietto per antonomasia, l’esempio più eclatante di escluso che la storia ricordi. Il vangelo al capitolo 9 nei versetti dal 9 al 14 ce ne parla con Parole che penetrano il cuore e la mente e lasciano spazio all’esame di coscienza. Oggi vi proponiamo allora il commento della frate Goffredo della Comunità di No se.
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Sotto la protezione di San Basilio
Oggi, 2 gennaio 2017, la Chiesa fa memoria di San Basilio e San Gregorio Nazianzeno e il nostro eremo compie tre anni. Il merito è certamente dello Spirito Santo che si è affidato, pero, alle parole di Dom Innocenzo e Madre Michela, camaldolesi romani, che ci seguono con grande affetto.
Silenzio, per favore
Parola e silenzio sono le due facce della stessa moneta. Perché una parola, in questo caso la parola cristiana, il seme del Verbo, arrivi al destinatario, deve essere stata preceduta da un silenzio. Quello di cui ha più bisogno la Chiesa cattolica in questo momento è la contemplazione.
Concilio e Chiesa diaconale
Con papa Francesco sta crescendo l’attenzione verso una più autentica riscoperta del Concilio per dare concretezza a quella Chiesa “popolo di Dio” voluta da Gesù. Dove la Chiesa è più attenta e più allineata alle indicazioni di papa Francesco uno dei filoni più battuti è quello di dare spessore e consistenza al diaconato permanente: uomini sposati che da consacrati e con la grazia sacramentale testimoniano concretamente il Cristo servo.
“I care” … Mi interessa.
Stamattina condividiamo una piccola riflessione sull’indifferenza che, purtroppo, attraversa tante vite di questo nostro tempo e rilanciamo l’appello del papa a non perdere la speranza.
Papà Francesco a ripetizione ha parlato dell’indifferenza che è un segno negativo del nostro tempo. In realtà l’indifferenza uccide l’anima, uccide più dell’odio e si dice che sia il peggior disprezzo. Come tutto questo sia vero lo sa chi la subisce. Ci si sente ignorati, non considerati, si avverte un diffuso senso di isolamento e in circostanze pubbliche si riceve un breve cenno di saluto solo se si incrociano gli sguardi.
Sant’Agostino e il ruolo dei diaconi
Stasera ci è capitato di apprendere dell’esistenza di uno studio di qualche anno fa che prende in esame il ruolo del diacono cristiano negli scritti di Agostino.
La Chiesa dei piccoli fa sognare
Ventosa è un piccolo Borgo tra le colline degli aurunci. La Chiesa orientata a levante è dedicata a San Martino ed era il cuore di un convento benedettino legato a Montecassino come tutti i borghi vicini. In questa Chiesa che custodisce l’unico affresco del territorio dell’artista di Castelforte Aldo Falso, questa sera è stato presentato il libro fotografico che don Simone ha dedicato a San Giovanni Paolo II.
La speranza tra “Bariona” e “l’opera”
Cari amici, anche stasera la legna arde nel nostro caminetto. Rientriamo verso le 22,00 e troviamo Lucia e Giulio anche loro appena tornati. Franca prepara in fretta qualcosa per cena e scambiamo qualche parola sulla giornata. Tra una bruschetta condita con il nostro olio e l’origano di Roccamonfina ci accorgiamo che i due appuntamenti serali ai quali abbiamo partecipato avevano al centro tutti e due la stessa cosa: la speranza.
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La Chiesa serva
Ieri è stata la festa di Santo Stefano. Siamo tornati a casa verso le 22,00 e acceso il caminetto ci riscaldavamo prima della compieta. La fiamma viva sembrava aiutare la memoria a ripercorrere la giornata appena trascorsa. Dal mattino fino al pomeriggio siamo stati con le nostre amiche monache di clausura a Montecassino, poi in parrocchia per la Santa Messa e il Concerto dei Ritmi Briganti (canti tradizionali del Natale) e, quindi, prima di rientrare abbiamo fatto una breve visita ad un amico.
Stefano, diacono e primo martire come modello
Viviamo tempi molto controversi. I segni di contraddizione non mancano sia dentro che fuori dalla Chiesa ma come donne e uomini di fede siamo chiamati al martirio per essere testimoni credibili. Stefano, è un modello per tutti ma più ancora per i diaconi, che hanno ricevuto la grazia sacramentale e sono inviati dalla Chiesa nel mondo per fare della vita un servizio.
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