Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Sarete odiati a causa mia

Il commento di oggi è di Madre Mirella Muia, Eremo di Gerace in Calabria

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,12-19
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. 
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore.

Verranno giorni

La luna, in questo cielo azzurro, resta muta e solitaria. Testimone dei giorni, scruta il mondo, ascolta le voci, ne coglie gli odori e attende il corso della storia. Umile, silenziosa e spesso perplessa non si spiega il tempo presente.

Viviamo tempi complicati, tempi di smarrimento, tempi nei quali i “grandi valori” che hanno costruito le civiltà del passato fino ai nostri giorni sono stati accantonati. Sappiamo bene che queste poche e semplici parole non riusciranno ad essere credute. Il mito delle “crescita”, del cosiddetto “benessere”, dello “sviluppo” si è impadronito dei cuori e il mondo intero sta correndo su un treno senza freni. Quando l’impatto ci sarà, e non potrà non accadere, forse qualcuno ricorderà ancora le parole che oggi ci dona nel Vangelo Gesù. A quel punto speriamo solo che l’umanità abbia ancora la forza, il coraggio e la possibilità di ricominciare a vivere.

Infine a chi è riuscito a leggere fino a questo punto e spera di attraversare il presente, questo presente così difficile, consigliamo di guardare in alto e sognare un “futuro antico“. 😉

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-11

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore.

Tutto quello che aveva

C’è un Dio che dona tutto se stesso. A questo Dio si dona tutto. La fede della vedova è molto grande. Dona “tutto quello che aveva per vivere”.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,1-4
 
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Parola del Signore.

Cuore amorevole

Diversi giovani fratelli chiesero a un vecchio monaco: “Quando vediamo un fratello dormire durante una veglia notturna, dovremmo pizzicarlo per svegliarlo?”. Il vecchio monaco rispose: “Figli, quando vedo un fratello che dorme, gli metto la testa sul mio grembo perché possa riposare …”.

Non abbiamo bisogno di pizzicare i nostri vicini con istruzioni e guida costanti, ma lascia che chinino la testa verso di noi, abbraccino i loro cuori e li riscaldino con il nostro calore. Il cuore così non è ammonito: diviene compassionevole e amorevole.

Cristo Re dell’Universo

Buongiorno.

Anche questa domenica abbiamo il commento dell’eremita Mirella Muia, dell’eremo dell’Unità di Gerace.

Franca e Vincenzo

Ecco il commento di Madre Mirella Muia

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Parola del Signore

Dio dei vivi

L’invisibile è qui, vivo tra i vivi. Un Dio vivo che si mostra ai puri di cuore, ai semplici che vivono con Lui e per Lui. Nulla è impossibile a Dio e coloro che vivono per Lui non possono più morire “perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio”.

Crediamo noi questo? “Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli”.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20,27-40

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore.

Casa di preghiera

Amare è la forma di preghiera più grande e autentica e nasce dall’ascolto. Madre Teresa diceva: “Dio parla nel silenzio del cuore. Ascoltare è l’inizio della preghiera. (Madre Teresa di Calcutta)

Oggi impegniamoci ad ascoltare qualcuno con il cuore e la nostra preghiera salirà in cielo.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore.

Verranno giorni

Il commento è dell’eremita Mirella Muia, dell’Eremo di Gerace in Calabria. Grazie Mirella

Franca e Vincenzo osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Parola del Signore

A chi ha sarà dato

Se abbiamo Amore possiamo donarlo e più ne doniamo e più il Signore ce ne dona. Se, invece, pensiamo solo a noi stessi (per possedere più cose, per avere più potere e più successo) non riusciremo a donare nulla e allora nel momento del bisogno pur avendo tanto saremo tanto vuoti da scoprirci poveri nella vita.

Amiamo e l’Amore riempirà la nostra vita di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere felici.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,11-28
 
In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato.

Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”.
Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.
Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».
Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.

Parola del Signore.

Devo fermarmi a casa tua

Ci sono cose che abbiamo perduto, persone che non incontriamo da tempo, situazioni che si trascinano stancamente che occorre ritrovare, incontrare e cambiare.

Gesù è l’unica persona che può intervenire e se cercato ci accoglie e salva ciò che era perduto cambiando davvero la nostra vita.

Dacci il coraggio di cercarti e di chiedere il tuo aiuto e Tu salverai la nostra vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,1-10
 
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parola del Signore.