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Rifiutato

Rifiutato, non accolto, scartato ed emarginato. Quando un uomo vive questa esperienza, vive il limite. L’uomo scartato subisce una ferita che sanguina e provoca dolore. Ogni persona scartata è segno e simbolo del crocifisso per eccellenza e dalle sue ferite, però, può fiorisce la vita. Stiamo attenti a dire di “no”; stiamo molto attenti quando con le parole, i gesti, le azioni concrete siamo autori di un rifiuto o di una mancata accoglienza. Stiamo davvero molto attenti quando di fronte ad un appello di aiuto noi facciamo finta di non sapere, di non vedere e passiamo oltre.

Nessuno merita indifferenza. Anche i nostri silenzi sono male che si aggiunge al male.

Gesù, “rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi” , fu ucciso sulla croce e soffri molto. Non facciamoci sfuggire l’occasione di aiutare gli altri a vivere una vita da risorti. Diamo a tutti e a noi stessi l’occasione di risorgere dal sepolcro.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,18-22
 
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore.

Cercava di vederlo

Dall’Ascolto della Parola nasce anche il desiderio di Vedere. Ma ci sono due modi diversi di “vedere”.

Il primo, quello di Erode, che ascolta con curiosità e vuole vedere per capire e comprendere se, per caso, è in pericolo il suo potere. L’ascolto di Erode non produce frutto nella sua vita. Il suo cuore è chiuso e non accoglie la Parola di Gesù. Erode resta nel suo mondo di rancore e potere, vive nella logica del dominio del suo potere sugli altri uomini. Egli, quindi vorrebbe eliminare la Parola ma la Parola è eterna.

Il secondo modo di vedere è quello del vero Discepolo che desidera vedere Gesù perché a chiederglielo è il suo cuore. Questo secondo modo è quello che permette di “vedere” davvero il Maestro che insegna, che guida e che da forza e sicurezza. La Parola accolta, quindi, da un Potere, il Potere di diventare Figli di Dio, uomini liberi e veri. Uomini capaci di Essere, in questo mondo, veri testimoni del Risorto.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,7-9
 
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

Parola del Signore.

Annunciare e guarire

Non possiamo vivere bene se non siamo davvero a servizio dell’altro. Non possiamo essere felici e appagati se non siamo vicini a chi soffre o a chi è ammalato o vive situazioni di ansia. Se non siamo di aiuto agli altri abbiamo già fallito.

Annunciare e guarire. Al primo posto c’è l’esigenza di guarire gli infermi, di operare guarigioni del corpo e dell’anima. Gesù invia i Dodici e oggi invia ciascuno di noi. È la Comunità che si organizza per “raccontare” con la vita la fede e nello stesso tempo portare conforto, aiuto, sostegno, … per guarire e alleviare le sofferenze umane, … per sostenere chi sta vivendo l’ansia del vivere.

Gesù lo dice con chiarezza e invia ad annunciare la buona notizia e ad operare guarigioni. Al primo posto c’è il bene concreto dell’uomo. Io, tu, noi cosa stiamo facendo per chi ci chiede aiuto?

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,1-6
 
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

Parola del Signore.

Misericordia io voglio

L’Amore di Dio viene offerto a tutti, nessuno ne è escluso. La religione ci chiede il rispetto delle regole, ci chiede di fare o non fare cose. Il Signore, invece, ci chiede di accogliere il suo Amore e l’ Amore non è dato a chi lo merita, ma è dato a chi ne ha bisogno.

La grande rivoluzione di Gesù sta qui. Dare l’Amore senza condizioni perché l’Amore non chiede ma si dà, si offre e la sua accoglienza da parte nostra è purificazione.

L’Eucaristia -dice papa francesco- non è il premio dei santi, no, ma il Pane dei peccatoriPer questo Gesù esorta: ‘Non abbiate paura! Prendete e mangiate”.

Gesù “non punisce il peccatore, ma dà la vita per lui, paga per lui”. Il Padre è misericordioso.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9.9-13
 
In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

Vedere la luce

Ci è chiesto di essere luce; ci e chiesto di consumarci per dare luce; ci è chiesto di essere trasparenti e di accogliere la Luce per permetterle di attraversarci e offrire luce dove c’è il buio.

Per essere luce o per riflettere la Luce siamo anche chiamati ad Ascoltare con cura la Parola e a Custodirla per essere donne e uomini secondo il cuore del Padre.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,16-18

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Parola del Signore.

Il respiro di Dio

Buongiorno. Da qualche giorno partecipiamo al Convegno nazionale degli eremiti. Guardando i volti, scrutando gli occhi, ascoltando le loro parole ti accorgi della potenza di vita autentica che portano con loro. Qui, se vuoi, puoi ascoltare forte il respiro di Dio ed elevare al cielo una preghiera che si fa “Servizio” e “Accoglienza” …

Siamo a Castelpetroso e una nuova alba si manifesta al mondo.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.

Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».

E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

Custodire

Ascoltare la Parola e custodirla. Questo è un programma molto ambizioso. Un programma che vale una vita. Cos’altro c’è di così bello e di così importante?

Farsi custodi della Parola porta molto frutto. Gustare la Parola e curare la vita … il resto passa.

Ed oggi partecipiamo al primo Convegno degli eremiti che si tiene al Santuario di Castelpetroso. Vi aggiorneremo …

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Vangelo di Luca

Lc 8,4-15

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».

I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.

Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

Parola del Signore.

C’erano con lui e i 12 alcune donne

Una delle grandi “rivoluzioni” che Gesù realizza concretamente è la parificazione tra uomo e donna. Mentre andava da una città all’altra predicando e annunciando oltre ai Dodici c’erano con lui “alcune donne”. La presenza delle donne con Gesù è una grande rivoluzione per quei tempi nei quali la donna non aveva alcuna considerazione. A questa realtà aggiungiamo che la prima persona che incontra Gesù dopo la risurrezione è, appunto, una donna chiamata Maria Maddalena. È Lei che rimase con Maria la madre di Gesù sotto la croce, è sempre Lei che diede l’annuncio della risurrezione ed è sempre Lei che viene chiamata Apostola degli Apostoli.

Le donne, come gli uomini, e anche di più se vogliamo, sono seguaci e testimoni e sono al “servizio” del Figlio di Dio … È tempo che, come suggerisce papa Francesco, nella Chiesa se ne prenda atto e si dia attuazione a questa indicazione di Gesù.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,1-3
 
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Parola del Signore.

Perdonato, perché HA molto amato

La Fede salva e provoca il perdono del Padre. La prostituta che, nel brano di oggi, entra nella casa del fariseo che ospita Gesù ha una grande Fede e, soprattutto, ha creduto nel perdono dei suoi molti peccati. Ed è questa Fede che la spinge a compiere gesti che sono diventati esempi di vita scolpiti per sempre nella parole che l’evangelista Luca ci riporta. Il brano di oggi ci racconta l’Amore e il senso di gratitudine e riconoscenza che palpita nel cuore della prostituta e ci trasmette la grande speranza che deve abitarci. C’è davvero un Padre che ci Ama; c’è davvero un Amore che ci dà il coraggio e la forza di testimoniare; c’è davvero una vita da vivere fino in fondo sapendo e credendo che dipende da noi e solo da noi credere nel perdono e nell’Amore del Padre che è felice di accoglierci fra le sue braccia.

Il Padre perdona e perdona sempre perché Ama e Ama immensamente. Non c’è peccato che non è perdonato.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 7,36-50

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.

Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».

E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».

Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Parola del Signore.

Ecco tuo Figlio!

Ogni mamma se ha un figlio che vive una situazione di dolore e sofferenza si sente sotto la croce come in questo episodio che, oggi, ci racconta Giovanni. Affidiamo il commento di questa mattina a don Tonino Bello, vescovo in odore di santità …

“Santa Maria, donna del Sabato santo, aiutaci a capire che, in fondo, tutta la vita, sospesa com’ è tra le brume del venerdì e le attese della domenica di Risurrezione, si rassomiglia tanto a quel giorno. È il giorno della speranza, in cui si fa il bucato dei lini intrisi di lacrime e di sangue, e li si asciuga al sole di primavera perché diventino tovaglie di altare.Ripetici, insomma, che non c’è croce che non abbia le sue deposizioni. Non c’è amarezza umana che non si stemperi in sorriso.
Non c’è peccato che non trovi redenzione. Non c’è sepolcro la cui pietra non sia provvisoria sulla sua imboccatura. Anche le gramaglie più nere trascolorano negli abiti della gioia. Le rapsodie più tragiche accennano ai primi passi di danza. E gli ultimi accordi delle cantilene funebri contengono già i motivi festosi dell’alleluia pasquale.
Santa Maria, donna del Sabato santo, raccontaci come, sul crepuscolo di quel giorno, ti sei preparata all’incontro col tuo figlio Risorto.
Quale tunica hai indossato sulle spalle? Quali sandali hai messo ai piedi per correre più veloce sull’erba? Come ti sei annodata sul capo i lunghi capelli di nazarena? Quali parole d’amore ti andavi ripassando segretamente, per dirgliele tutto d’un fiato non appena ti fosse apparso dinanzi?
Madre dolcissima, prepara anche noi all’appuntamento con lui.
Destaci l’impazienza del suo domenicale ritorno. Adornaci di vesti nuziali. Per ingannare il tempo, mettiti accanto a noi e facciamo le prove dei canti.
Perché qui le ore non passano mai”.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 19,25-27
 
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Parola del Signore.