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Vedrai cose più grandi

Se apriamo il cuore possiamo vedere cose straordinarie, se apriamo la mente possiamo anche farle.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,45-51
 
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Guai a voi, guide cieche

Le potenti Parole di Gesù scuotono scribi e farisei giudicati guide cieche capaci solo di porre fardelli sulle spalle della gente, capaci solo di condurre il popolo più che a Dio alla perdizione, addirittura alla Geenna, insomma di farlo vivere male e portarlo in una condizione infernale.

Le Parole di Gesù aprano la nostra mente e il nostro cuore e ci rendano consapevoli dell’enorme potenziale di felicità che Lui ci dona e che le “guide cieche” che potremmo incontrare vorrebbero rubarci.

Spesso incapaci o meglio avversari di ogni diversa sensibilità operano per escludere, emarginare e, peggio ancora denigrare. Guide cieche siete già state giudicate da Cristo.

Gesù è l’unico Maestro!!!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,13-22
 
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. 
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore.

Volete andarvene anche voi?

Nella sinagoga le Parole di Gesù avevano turbato tutti i presenti. Troppo dure!!! Perfino i suoi discepoli mormorano. Ormai capiscono che Gesù non è il liberatore dai romani che il popolo si aspettava.

È lo Spirito che da energia, forza, coraggio; è lo Spirito che dona la vita. Senza lo Spirito siamo spenti, siamo privi di creatività, di gioia, siamo tristi avviliti e immobili. Senza lo Spirito subiamo il male del mondo (invidia, gelosia, cattiverie di ogni genere, persecuzioni o punizioni). Se diamo spazio allo Spirito il male del mondo non ci turba e ci spinge ancora di più ad Amare anche chi, preda del maligno, sfoga la propria malvagità con parole o azioni puerili.

Gesù sa bene che anche tra i suoi discepoli c’è chi non crede e infatti molti se ne vanno e lo abbandonano. A questo punto chiede ai dodici “Volete andarvene anche voi?”.

Questa domanda Gesù oggi la rivolge a ciascuno di noi: “Volete andarvene anche voi?“.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,60-69
 
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa Parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore.

Dicono e non fanno

Anche questa mattina la “luce” della Parola ci ha sorpreso per emozionare cuore e ragione. Gesù difende la sua comunità dai sacerdoti e dai saccenti del Tempio. Lo fa con parole dure verso coloro che “costruiscono dottrina” che, come pesante fardello, pongono sulle spalle del popolo. Gesù ci avverte di essere vigili, distanti e distinti da chi cerca i primi posti e ama essere riverito.

Buone Parole per la nostra vita di donne e uomini liberi e liberati.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

Amerai …

Il progetto dei sacerdoti del tempio è sempre lo stesso: eliminare Gesù che dava fastidio al loro dominio sul popolo. Gesù, invece, agisce per liberare il popolo dal potere dei potenti. Anche oggi, i potenti farisei, tendono una trappola a Gesù per poterlo accusare di tradimento: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gesù risponde, come sempre, con libertà e risponde “Amerai il Signore …” e aggiunge “Amerai il tuo prossimo …”.

L’Amore viene proposto come superiore ad ogni Legge, superiore ad ogni regola umana, superiore a ogni altra prescrizione. È così che Gesù ci libera da ogni potere umano e promuove la coscienza ben formata ad di sopra di ogni altra disposizione o interpretazione che resta sempre strumento di potere. “Ama e fa ciò che vuoi” dirà Sant’Agostino. Non lasciamoci sfuggire il valore profondo delle parole di Gesù e viviamo la nostra vita “Amando” e nessun uomo potrà mai dominare la nostra libertà e la nostra vita che ci è stata donata dal Signore per onorare, lodare e glorificare Lui. Nessun uomo, chiunque egli sia, potrà mai dominarci se noi resteremo liberi figli di un Padre che ci ama e che ci chiede di amare. L’amore ha regole sue e corre su strade e sentieri sempre nuovi e sempre affascinanti. All’amore piace il rischio e gioisce sempre ed in ogni circostanza e non si piega mai ai detentori del potere, l’amore ubbidisce direttamente al Padre. Viviamo il rischio di Amare da adulti che non si piegano a nessun potere o potente umano e la nostra vita avrà un senso di vera pienezza.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 22,34-40

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Andate ai crocicchi delle STRAde

Ancora una volta Gesù denuncia la distanza tra la “buona notizia” e la vita dei sacerdoti del tempio che rifiutano l’invito del Signore ad entrare alla festa organizzata nel Regno dei cieli. Loro, i sacerdoti del tempio e gli scribi, hanno altro da fare e a cui pensare. Allora il Signore manda i suoi servi ai crocicchi delle strade e chiama tutti coloro che incontrano, cioè invita tutti i popoli a venire alla festa. Non si fa distinzione tra cattivi o buoni, non si giudica il passato, l’invito è rivolto a tutti nessuno escluso.

Durante la festa vide un uomo che non aveva il vestito della festa, cioè di un uomo che aveva accettato l’invito alla festa ma non aveva cambiato lo stile di vita. È allora che l’uomo viene allontanato e Gesù conclude: “molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

L’invito di Gesù è quello del cambiamento di vita fondato sull’Amore. Si tratta di sostituire i valori esistenti con quelli proposti da Gesù. Il regno di Dio è un’alternativa per la società dove al posto dell’accumulare ci sia il condividere, dove al posto del comandare ci sia il servire. 

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:

«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.

Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.

Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.

Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.k

Sei invidioso perché io sono buono?

È strano il padrone della parabola che ci viene raccontata oggi. Egli che aveva chiamato a lavorare nella sua vigna varie persone ad orari diversi a fine giornata paga tutti con la stessa somma. Non è giusto! dicono quanti hanno lavorato fino dal mattino, … quelli della prima ora. Il padrone però non fa loro alcun torto pagandoli per la somma pattuita. Agli altri da lo stesso ed è come se facesse un regalo.

Questa è la logica di Dio. È un modo di fare che non piace e che, purtroppo, suscita invidia e provoca rancori. Egli non premia secondo i meriti ma guarda il cuore e la disponibilità a seguirlo. Dio vuole la felicità dell’uomo ed è disponibile ad accoglierlo in qualsiasi momento offrendo tutto se stesso. Chi protesta è perché è guidato da un “occhio malvagio”, dalla logica della convenienza e non vive l’amore con la pienezza che il Padre, invece, pratica.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 20,1-16

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.

Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.

Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Parola del Signore.

Il cammello e La cruna dell’ago

Il cammello era l’animale o tra gli animali di maggiore dimensione conosciuti, allora, in Palestina. Gesù lo prende per fare un esempio attraverso il quale cercava di trasmettere un messaggio.

Quando il cuore è occupato prevalentemente a rincorrere la ricchezza o qualche bene materiale particolare la persona dimostra di non aver ancora compreso il senso della vita. È, quindi, lecito chiedersi chi si salverà? Gesù risponde che solo Dio può superare ciò che per l’uomo è impossibile. Siamo di fronte ad una speranza ma anche ad una forza che carica e corregge la vita mostrando il desiderio buono e cioè quello di perseguire la volontà di Dio al quale affidarsi seguendolo per le strade di questo mondo.

E, ci assicura Gesù, che se in cima alle nostre preoccupazioni ci sarà la volontà e il desiderio di seguire Lui nella vita quotidiana avremo in eredità la vita eterna.

Non siamo soli e, se decidiamo di seguire il Maestro accantonando i tanti finti miti che rendono spesso complicata la nostra vita riceveremo la Pace e la Gioia che sono i tratti fondamentali della felicità.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19,23-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

Parola del Signore.

Un tesoro in cielo

Non c’è una vita adesso e una vita eterna, per Gesù esiste “la vita”. Per stare nella vita che il Padre ci ha donato basta osservare i “comandamenti” come avveniva nell’insegnamento di sacerdoti e scribi ma per essere “perfetti” occorre farlo con Amore. Non servirà ridursi alla povertà ma sarà bene “vendere” i desideri che non ci aiutano a vivere l’Amore, sarà necessario eliminare in noi le cose che ci impediscono di aiutare e pensare agli altri. Sarà necessario vivere i comandamenti con Amore preoccupandoci del vero bene degli altri che a volte non è legato al danaro o ai beni ma solo e semplicemente a donare presenza, cura e attenzione lasciando all’altro la possibilità di fare il suo autonomo percorso di vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19,16-22

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». 
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». 
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Parola del Signore.

Beato chi ascolta la parola e la osserva

Maria è la donna dell’ascolto, la donna che ci trasmette l’atteggiamento che siamo chiamati ad avere anche noi: Ascoltate ed Osservare la Parola.

Dall’Ascolto, infatti, discende la bontà e verità della nostra Fede e della nostra Fedeltà. Luca è l’unico degli evangelisti che ci trasmette questa verità e così ci comunica che anche noi come Maria possiamo vivere la nostra Fede restando fedeli alla volontà del Signore

Buona festa dell’Assunta.

Dal vangelo secondo Luca
Lc 11,27-28

In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore.