Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Se volete capire

La parola da vivere oggi è: “Ascoltare”.

In un mondo e in un tempo nel quale nessuno ascolta più siamo invitati a fare silenzio e ad ascoltare. È urgente ritornare ad ascoltarci … È l’unico modo per riacquistare vita vera. L’ascolto dell’altro oggi è come fare una rivoluzione, forse una delle rivoluzioni più grandi di cui il mondo ha bisogno. In TV, alla radio, per le strade, nelle piazze, nelle case, … siamo bombardati da urlanti sordi. Riacquistare la capacità dell’ascolto e trovare, quando se ne ha bisogno, qualcuno che ci ascolta, ci aiuterà a vivere da umani e a stabilire relazioni più belle.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

   Parola del Signore

Stanchi e oppressi

La parola da vivere oggi è: trovare “pace” nel Signore

La pace e la gioia sono i grandi doni che il Signore fa a tutti e che non tutti noi accettiamo davvero. In realtà desideriamo entrambe ma le cerchiamo secondo la nostra logica e non secondo il pensiero del Signore. Forse è proprio questo che ci manca. Ci manca l’accoglienza del messaggio profondo che il Signore annuncia con la vita e la Parola. In questo tempo di Avvento possiamo, però, provare a cambiare. Il Signore cerca proprio gli stanchi e gli oppressi e ripete “venite a me”.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

   Parola del Signore

Ecco la serva del Signore

La parola da vivere oggi è: Accoglienza.

Come Maria siamo invitati a fare crescere nella nostra vita il senso e il valore dell’accoglienza, della mitezza e della disponibilità a cogliere il bello e il buono che abita l’ Altro.

Come Maria siamo chiamati ad accogliere la volontà di Dio nella nostra vita e a farne un segno distintivo del nostro quotidiano.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Alzati e cammina

La Parola da vivere oggi è: ringraziare Dio.

Ogni giorno dire “Grazie” ci aiuta a riconoscere il buono e il bello che ci è stato donato. Il nostro “Grazie” è anche il segno della nostra “fede” e, quindi, della nostra “fiducia” nel Signore che protegge sempre i suoi figli. Questi non sono segni di debolezza ma, al contrario, sono il segno di un grande coraggio. Avere fede e fiducia non è, perciò, rinuncia a fare ma significa avere la forza per impegnarsi ancora di più nella vita convinti che il Signore non permetterà al male di prendere il sopravvento.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

   Parola del Signore

Vedendo le folle ne senti compassione

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

   Parola del Signore

La parola da vivere oggi è la compassione.

Gesù guarda questo mondo in questo tempo e ha compassione. E cosa fa? Chiama i suoi discepoli, cioè l’intero popolo di Dio, la sua Chiesa, quindi ciascuno di noi e ci affida il compito di essere la sua mano, i suoi occhi, il suo orecchio per consolare e guarire, per purificare e scacciare il male dalle persone e dal mondo.

Gesù si fida di ciascuno di noi per portare la buona notizia nel mondo e ridare forza, coraggio e cuore agli smarriti e guarire le ferite di ogni nostro simile. La Parola ci aiuti a compiere l’opera che Gesù ci ha affidato.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Avvenga secondo la vostra fede

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

   Parola del Signore

La parola da vivere oggi è: “Crescere nella fede”.

Quando la richiesta di aiuto emerge dal profondo del cuore il grido dell’uomo “attrae” l’attenzione di Gesù che coglie l’atto di fede e interviene per guarire da ogni male. È la profondità della fede a provocare il miracolo della conversione. Tutto ciò che avremo la forza e il coraggio di credere sarà vero. La fede ha una logica che supera ogni ragione perché ci offre una “Verità” che supera i limiti dell’uomo.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Cercare il Signore

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

   Parola del Signore

La parola da vivere oggi è: “Cercare il Signore”

L’unico che può farci costruire la casa su solide fondamenta è Lui. È a Lui che dobbiamo chiedere aiuto ogni volta che dobbiamo fare scelte. È Lui l’unico di cui dobbiamo fidarci ed è l’unico che non ci tradirà mai.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Gesù sente compassione

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

   Parola del Signore

La Parola da vivere oggi è: “Condividere”

Possiamo vivere la Parola di oggi se riusciremo a condividere con “qualcuno” “qualcosa”. Un piccolo gesto, tanti piccoli gesti sono segno di cambiamento. Possiamo farlo. Se vogliamo proviamo anche a raccontare qui la nostra esperienza … Ci aiuterà tutti a camminare con il Signore.

Buona giornata

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Ti rendo lode

Dal Vangelo secondo Luca

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

   Parola del Signore

Chi si affida alla Legge o alla dottrina non riuscirà a conoscere il Dio-Padre … Solo i semplici, … i piccoli che accolgono l’Amore sapranno vedere e riconoscere Dio che è l’Amore.

La parola da vivere oggi: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.

Lasciarono le reti

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,18-22

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore

Parola del giorno: Lasciarono le reti e lo seguirono.