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Beati

Ascoltare la Parola, comprendere e vivere.

Tutto il resto è superfluo.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

   Parola del Signore

Chi cerca trova

Ci sono assenze che non vediamo, bisogni di cui non ci accorgiamo e mancanze da colmare. Gli occhi non possono vedere il mistero e non ci accorgiamo nemmeno dell’esistenza di Dio. In certe dispense manca il pane ed in altre si avverte il desiderio di cose a volte superflue. In verità manca la gioia, la pace e la serenità. Manca lo Spirito della saggezza e così roviniamo la nostra vita. Ma è proprio questo il grande assente (lo Spirito Santo). Ci manca, infatti, proprio lo Spirito del Padre. Non lo chiediamo, non lo cerchiamo e, quindi, non lo abbiamo. Ma è proprio lui, lo Spirito Santo il vero grande assente della nostra vita … e senza di Lui siamo poveri e preda del male che ci domina e gode rendendo le nostre esistenze tristi, preoccupate e vuote.

Oggi, e ogni giorno, fermiamoci un attimo e chiediamo al Padre di donarci il suo Spirito e Lui certamente non mancherà di dare luce e pace ai nostri cuori e alle nostre menti. È lo Spirito Santo, infatti, l’unico che può migliorare in bene la vita e darci forza, coraggio, pazienza e tutto quanto ci occorre per fare della vita un capolavoro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

   Parola del Signore

Padre nostro

Siamo figli di un unico Padre e rivolgendoci a Lui chiediamo il “pane” e il “PERDONO” pronti a “PERDONARE” gli altri. Per chiedere ed avere il perdono anche noi dobbiamo donarlo. Per vivere questo progetto d’amore chiediamo al Padre di non lasciarci soli nel cammino della vita.

Davvero un gran bel programma di vita concreta, di vita vera. Gesù è attento alla vita delle persone e non alle regole, non minaccia ritorsioni e castighi. Dio non mette paura ma ama, accarezza e consola. Con Gesù, Dio libera la vita e spinge donne e uomini a vivere il buono e il bello. Il nostro Dio è un Padre che ama e non un Padre che punisce e condanna. Chi ci propone un Dio che minaccia, che castiga o che mette paura non ha compreso nulla del nostro Dio che è un Padre buono che soffre quando noi soffriamo e gioisce quando noi siamo felici … (occhio a chi ci racconta di un Dio che punisce. Non parla del Padre nostro).

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

   Parola del Signore

Dille che mi aiuti

“Di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”.

Ascoltiamo il Signore!!!

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

   Parola del Signore

Chi è il mio prossimo?

Gesù, oggi, ci svela il segreto per scoprire la via fondamentale per vivere in profondità il suo messaggio. Egli “traduce” l’antica legge: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso» con un esempio di vita che apre il comandamento dell’amore su un piano universale. Si tratta di Amare chiunque si trova in una condizione di difficoltà e di farlo attraverso gesti concreti, azioni che implicano la condivisione del tempo, delle cose e delle risorse. Gesù ci invita a vivere una vita nella quale la solidarietà e la vita concreta esprimono la nostra fede. Non bastano le preghiere, la partecipazione necessaria ai riti e alle funzioni liturgiche occorre vivere l’amore nella quotidianità dei nostri giorni mostrando che l’amore vive non solo di parole ma, soprattutto, dei gesti che siamo chiamati a vivere nella quotidianità.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

   Parola del Signore

Contadini malvagi

Non solo non accolgono e rifiutano di riconoscere il padrone ma si organizzano per uccidere il figlio. Triste, questa parabola è davvero triste.

Il padrone aveva tentato e ripetutamente di essere riconosciuto. Ottiene solo malvagità.

Alla fine sarà costretto a dare tutto la vigna in affitto ad altri sperando che questi siano migliori e consegnino i frutti.

Franca e Vincenzo, osb-cam

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

   Parola del Signore

Piccoli

Della pagina del Vangelo di oggi ci piace sottolineare un aspetto … La Beatificazione dei piccoli. La bellezza di comprendere quanto sia ormai sempre più necessario ed indispensabile farsi piccoli e minimi. L’importanza di coltivare l’umiltà, di non aver paura di mostrare la propria fragilità, la necessità di seguire la via degli ultimi.

Mai come prima tutto questo è diventato urgente; mai come oggi rappresenta la via privilegiata per essere cristiani.

In un tempo e in mondo nel quale alzare la voce, essere arroganti, mostrare la forza e l’astuzia è diventata una prassi di tutti, scegliere la via del silenzio, accarezzare il vento e farsi scivolare addosso la violenza dei prepotenti resta l’unica vera risposta possibile per i testimoni del vangelo.

Questo stile di vita profondamente evangelico appare essere ormai la più forte espressione possibile per cercare di restare fedeli al messaggio del Vangelo.

La scena di questo mondo passa e passa in fretta e cosa ci resterà. Il denaro o le cose accumulate? Il potere esercitato schiacciando gli altri? Il successo di imprese fantasmagoriche?

L’unica vera cosa che resterà per sempre è l’amore donato che per essere vero deve restare nel silenzio, nei piccoli gesti quotidiani, nell’umile testimonianza di chi accoglie il male, ogni male fisico o morale e lo assorbe senza farsene vittima.

È questa la sfida più importante che siamo chiamati a vincere. Dotti e sapienti non capiranno e non saranno d’accordo. Solo i piccoli, gli ultimi, i minimi potranno godere di questa beatitudine e vedere i propri nomi scritti nei cieli e ascoltare la voce del Signore che vince il male, ogni male.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

   Parola del Signore

Non indurite il cuore

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».

   Parola del Signore

Farsi Come bambini

Il Signore oggi ci chiama alla saggezza dell’innocenza. Ci invita farci come bambini, piccoli, semplici, puri. È un bel cammino da fare.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

   Parola del Signore

Accoglienza

Semplici, piccoli e pieni di fiducia sono spesso invisibili agli occhi del mondo. Non lottano per i primi posti ma vivono senza invidiare o odiare.

Innocenti e fragili accarezzano il vento e lo sguardo si perde incantato sull’infinito.

Un fiore in un prato verde è il loro tesoro e la gioia è di casa nella loro vita. Tutto è bello e tutto è da ammirare senza ostacoli.

Guardano il cielo di giorno e sorridono; alzano gli occhi al cielo di notte e sognano.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

   Parola del Signore