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Abbiamo visto il Signore

Tommaso è il modello di chi resta deluso dalla Chiesa e da chi, soprattutto, si qualifica testimone del Signore. Pensiamo agli Apostoli che avevano visto morire Gesù sulla croce e che erano scappati. Sotto la croce era rimasta solo Maria con il suo dolore. Ebbene ora proprio loro dicono a Tommaso di aver incontrato Gesù. Diciamoci la verità: gli Apostoli non sono credibili. Chi può credere vivo uno che sappiamo morto? Eppoi, come avevano vissuto l’amore e come si comportavano? Ed infatti Tommaso, come chiunque altro, non crede e non si fida neanche dei suoi Amici che non erano buoni testimoni del Risorto.

Tommaso, però, nonostante tutto resiste. Resta con gli Amici. Tommaso lo chiameremmo oggi: un resiliente. Non abbandona la sua Chiesa. Si sente solo e isolato. In sostanza resta solo e abbandonato nel suo scetticismo. Questa attesa, però, troverà una via di uscita quando Gesù gli si mostra e Tommaso riceve così il dono personale di un incontro faccia a faccia. Che cosa ci insegna questa esperienza?

Anche se credere è difficile, anche se mancano testimoni credibili, anche se … Siamo chiamati come Tommaso a resistere e a cercare nella vita e nella Parola la presenza di Gesù. Questi, infatti, sono i veri luoghi dell’incontro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,24-29

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Parola del Signore

Alzati e cammina

Creati per vivere la bellezza spesso, purtroppo, sbagliamo strada e ci ritroviamo in situazioni difficili. Il peccato è tutto qui. Si, è un errore di percorso, uno sbaglio che ci porta in luoghi brutti o a star male. Il peccato è un tradimento del bello.

Grazie a Dio abbiamo sempre la possibilità di ritrovare la buona strada. Si tratta di profumare la vita attraverso i sorrisi, i gesti e le parole, di colorare l’ambiente con segni di speranza, di cercare chi è solo, emarginato e poi accompagnarlo sulla sua bella strada.

Dio ci ha creati belli e per godere di questo meraviglioso creato, ci ha scelti per realizzare il suo progetto d’amore e non per cercare le nostre ambizioni personali che sono sempre all’origine delle nostre tristezze e dei nostri fallimenti.

La nostra vera missione è capire cosa vuole il Signore da noi e riprendere il cammino bello che Lui ha pensato per noi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

   Parola del Signore

Odiate il male

Dove c’è il male non reagire, ma pianta semi di bene. Dove c’è l’ingiustizia non combattere, chiedi il diritto Dove c’è mondanità non stare, ma mostra semplicità Dove c’è abitudine e magia, guarda le stelle e il sole Dove c’è potere e trucco, scuoti la polvere e fuggi. Dove c’è casta, qualsiasi casta, evita ogni contatto. Dio dona la luce e solo i cuori impavidi sanno apprezzarne il senso che guida il diritto perché la giustizia possa abitare la vita e fuggire la morte. Confidiamo nella pietà del Signore e accogliamo il melodioso canto degli angeli che sollevano ogni vita donando ritmo, gusto e sapore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal libro del profeta Amos

Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e solo così il Signore, Dio degli eserciti,
sarà con voi, come voi dite.
Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
«Io detesto, respingo le vostre feste solenni
e non gradisco le vostre riunioni sacre;
anche se voi mi offrite olocausti,
io non gradisco le vostre offerte,
e le vittime grasse come pacificazione
io non le guardo.
Lontano da me il frastuono dei vostri canti:
il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!
Piuttosto come le acque scorra il diritto
e la giustizia come un torrente perenne».

   Parola di Dio

Signore, salvaci.

Il vento soffia forte, le acque si agitano e la nostra barca rischia di rovesciarsi. Tutto sembra volgere al peggio … La paura ci assale e cerchiamo alleati. Il pericolo peggiore resta quello di perdere la fiducia nella possibilità di superare gli ostacoli.

L’invito del Signore è quello di camminare “controvento” armati di fiducia e di speranza certi che il suo aiuto non verrà mai meno e presto un nuovo arcobaleno illuminerà l’orizzonte.

Franca e Vincenzo, osb-cam

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

   Parola del Signore

Tu sei Pietro

Scelti non per meriti speciali eppure Apostoli; chiamati ad essere testimoni e tra questi il “rozzo” Pietro scelto per guidare la Chiesa. Inutile cercare spiegazioni. Gesù sceglie persone che nessuno di noi avrebbe scelto e ad ognuno affida un compito molto più grande delle capacità che mostrano di avere o che noi gli riconosciamo. Chi siamo per giudicare. Forse il Signore fa queste scelte affinché la Sua potenza e la Sua grazia possano manifestarsi ai nostri occhi increduli.

A noi è chiesto di avere fiducia e di affidarci alle persone che mette sul nostro cammino anche quando non comprendiamo le loro scelte, anche quando ci sembra che tutto sia sbagliato.

In ogni caso siamo certi che il male non potrà prevalere sul bene. A noi è chiesto, intanto, di fare la nostra parte conservando la pace nel cuore e una coscienza integra.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore


La casa sulla roccia

Ascoltare la Parola ogni giorno apre il cuore alla conoscenza di Dio e permette di costruire la propria casa sulla roccia. Senza un Ascolto costante della Parola è facile che pioggia e vento possano far crollare la nostra casa e rendere la nostra vita povera e infelice. L’Ascolto della Parola, invece, ci permette di vivere seguendo la volontà di Dio e di fare scelte sagge che danno pace al ❤️.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

   Parola del Signore

La porta stretta

Entrare dalla porta stretta significa superare l’ostacolo maggiore che ci separa dalla comunione e ci permette, se la imbocchiamo, di entrare, finalmente, nello spazio che dona la vita.

Amare è un’arte difficile da praticare ma è l’unica possibilità che si ha per entrare nella vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

   Parola del Signore

La pagliuzza

Giudicare i comportamenti degli altri è davvero un atteggiamento sbagliato. Crediamo di poter esprimere giudizi sugli altri e lo facciamo sentendoci superiori. Lo facciamo senza conoscere il segreto nascosto nel loro cuore. Giudicando gli altri ci crediamo migliori, superiori, più bravi.

Forse sarebbe meglio, molto meglio pensare alle nostre scelte personali … Ecco cosa ha detto in merito papa Francesco: “Per questo chi giudica sbaglia, semplicemente perché prende un posto che non è per lui. Ma non solo sbaglia, anche si confonde. È tanto ossessionato da quello che vuole giudicare, da quella persona, che quella pagliuzza non lo lascia dormire! Ma, io voglio toglierti quella pagliuzza! E non si accorge della trave che lui ha… E chi giudica diventa uno sconfitto, finisce male, perché la stessa misura sarà usata per giudicare lui». Dall’omelia tenuta a S. Marta il 23 giugno 2014.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

   Parola del Signore

 

Non abbiate paura

Chi vive il vangelo in pienezza deve prepararsi ad accettare la sofferenza. Perfino la vita della Chiesa, per esempio, è piena di storie di santi ma anche di semplici cristiani che, in vita, sono stati ostacolati, emarginati, rifiutati ed esclusi. Molti sono stati perfino allontanati e messi in disparte. Pensiamo a quanti per restare fedeli al vangelo usano parlare con libertà o “osano” sottolineare aspetti della vita di Chiesa non perfettamente allineati al messaggio evangelico. Per esempio San Pio da Pietrelcina o don Tonino Bello, o Carlo Carretto o don Lorenzo Milani che hanno subito attacchi pesantissimi e accuse durissime. All’origine, quasi sempre, ci sono questioni di gelosia o altre legate all’esercizio del potere. Entrambe scatenano i comportamenti più beceri e meschini che portano i più ad esercitare il loro potere per allontanare o denigrare chi potrebbe dare fastidio o essere un ostacolo all’esercizio del loro potere. Chi si comporta così mostra la sua bassezza e meschinità. Qualcosa di simile accade anche nella società dove i potenti di turno, spesso, molto spesso, perseguitano chi la pensa diversamente da loro all’unico fine di affermare se stessi e perpetuare il loro dominio. Tra i bersagli preferiti ci sono gli uomini di Chiesa che quando sono veri uomini di Dio attraggono l’odio dei potenti di turno. Ma proprio oggi il vangelo ci invita a non aver paura di chi può uccidere il corpo.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

   Parola del Signore

Mitezza e umiltà

La vita bella ci chiede semplicità e fiducia nel Signore. Ci chiede di essere miti e umili per affrontare le difficoltà e vincere il male.

Questa consolante parola di Gesù viene ad offrirci una vera carezza nei momenti di stanchezza e di difficoltà. Gesù è accanto a ciascuno di noi e ci sostiene indicandoci la strada da percorrere e perché, avendo la pace nel cuore, possiamo guardare il mondo e ammirarne la bellezza. Questa è la più grande ricchezza che Lui ci consegna e possiamo possederla solo avendo un cuore capace di vedere Dio anche in un fragile ed esile filo d’erba.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore