Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Mitezza e umiltà

La vita bella ci chiede semplicità e fiducia nel Signore. Ci chiede di essere miti e umili per affrontare le difficoltà e vincere il male.

Questa consolante parola di Gesù viene ad offrirci una vera carezza nei momenti di stanchezza e di difficoltà. Gesù è accanto a ciascuno di noi e ci sostiene indicandoci la strada da percorrere e perché, avendo la pace nel cuore, possiamo guardare il mondo e ammirarne la bellezza. Questa è la più grande ricchezza che Lui ci consegna e possiamo possederla solo avendo un cuore capace di vedere Dio anche in un fragile ed esile filo d’erba.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Liberaci dal male

Non è ammucchiando parole che possiamo persuadere il Signore. Gesù è chiaro nell’invitarci a “non sprecare parole”. Allo stesso modo dobbiamo stare attenti a non confondere la devozione con il devozionismo che non rende ragione della nostra fede. Anche oggi, purtroppo, c’è chi crede di ingraziarsi il Signore ripetendo parole a raffica. Senza essere irriverenti chiediamo al Signore di liberarci dall’eccesso delle parole, dai vuoti riti e da forme devozionistiche che rasentano le pratiche pagane.

Signore donaci il Tuo Spirito e dacci forza e coraggio per esseri veri testimoni del tuo amore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

   Parola del Signore

Amate i vostri nemici

Il sole sorge per tutti e la pioggia scende bagnando pianure, colline e montagne. Dio manda sole e pioggia su tutti uomini perché tutto gli appartiene e tutto Egli protegge e cura, accoglie e carica di forza e coraggio.

Gesù, oggi, ancora una volta, ci invita ad amare i nostri nemici e a pregare per chi ci perseguita. C’è poco da interpretare. Le Sue parole sono chiare e ci obbligano a rivedere la nostra vita. Questo Amore ci salva. Uno stile di vita diverso ci dice, invece, che non siamo ancora come Lui ci suggerisce di essere e dobbiamo ancora convertirci. 🙂

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

   Parola del Signore

Misericordia

La via del cristiano è quella di camminare combattendo il male e non chi ci fa il male. È una via complicata, difficile ma vincente. L’unico vero modo di testimoniare la nostra fede, infatti, è l’esercizio della misericordia verso chi ci ha fatto e ci fa del male e, allo stesso tempo, praticare il bene come unica vera possibilità di vincere il male. È probabile che non si sarà compresi o, peggio ancora, si subiranno attacchi e ogni sorta di maldicenza ma non importa … la vita cristiana è una vita in direzione ostinata e contraria, una vita capace di amare nonostante tutto.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

   Parola del Signore

La vita del mondo

Cari amici, oggi anche noi, come Mosè, siamo invitati a presentarci, a piedi nudi, davanti a Dio che si mostra (non più nel roveto ardente) attraverso il Figlio mentre il suo corpo brucia d’amore per noi. Questo grande mistero rientra nel piano di salvezza che Dio ha pensato per noi. Egli, in Gesù, ci dona la forza, il coraggio e la determinazione per continuare a spingere i nostri passi in questo mondo dove possiamo incontrarlo nei fratelli ai quali donare, a nostra volta, l’amore ricevuto. Possiamo farlo? Si, possiamo farlo perché Gesù stesso ce ne dà la forza donandosi a noi con il suo corpo e il suo sangue per offrirci ciò di cui abbiamo bisogno per imitarlo nella vita quotidiana.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,51-58

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore

La Legge e la Libertà

Legge e Libertà in Gesù hanno vita nuova. Il Maestro esalta il senso profondo di entrambe. Gesù supera la forma e i formalismi, va oltre l’apparenza e punta dritto alla sostanza: Amare è l’unica e vera possibilità che abbiamo per vivere da suoi discepoli e amici: da cristiani. Il resto sono parole vuote (chiacchiere) che non danno credibilità a chi le pronuncia anche se le pronuncia bene.

Egli, per esempio, si oppone a scribi e farisei che usavano la Legge per imporre fardelli sulla vita delle persone oscurando la vera volontà di Dio che si fonda sull’Amore e chiede ai discepoli “una giustizia superiore“.

Allo stesso modo possiamo ben dire che «con la voce e con il desiderio si commette un omicidio, anche se non si alzano le mani contro il prossimo», come ha annotato con finezza san Gregorio Magno. E, sempre parlando di Legge e Libertà, in tema di relazioni con gli altri, Gesù chiarisce che la riconciliazione fraterna è condizione indispensabile per celebrare in verità la liturgia. “Insomma, meglio non partecipare all’eucaristia che parteciparvi smentendo nei fatti ciò che si celebra con il rito” (osserva Enzo Bianchi).

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

   Parola del Signore

Voi … la Luce

Nella “preghiera” di oggi chiediamo aiuto allo Spirito Santo affinché ci dia la forza di dare sapore alle nostre giornate vivendo la misericordia e donando luce a chi si trova nella confusione, nel buio, nella ricerca della verità e della pace.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

   Parola del Signore

Beati voi

Voi che piangete, voi che soffrite, voi che avete fame e sete di qualcosa di diverso e di nuovo, la buona notizia del vangelo è che la felicità è già alla vostra porta, se comprendete che il dono attuale dell’amore di Dio è più grande del vostro dolore e della vostra insoddisfazione.

Cl. Geffré

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

   Parola del Signore

Misericordia

È consolante vedere Gesù a tavola con i peccatori ed è molto incoraggiante ascoltare Gesù che annuncia la sua misericordia verso di loro. Mangiare insieme con Lui e accogliere il suo perdono sono segni forti che egli ci dona per sostenerci nel cammino della vita. Gesù in questo modo si fa compagno di viaggio e ci invita a seguirlo … Ci chiediamo come sia possibile festeggiare la Trinità e rifiutare l’altro; come si fa a dirsi cristiano e non amare, non cercare il dialogo, la relazione, un rapporto fraterno? Ci sono persone che vivono nei rancori e forse addirittura nell’odio e sono incapaci di ogni relazione. Quante contraddizioni!!!

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

   Parola del Signore

Umiltà e carità

A Dio piace la carità quando questa è piena di umiltà. Dare tutto ciò che si possiede fidandosi e sperando solo in Dio è il segno della misura della fede che si vive. Forse, come ha detto Madre Teresa di Calcutta,
“Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare”.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

   Parola del Signore