Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Rimanete nel mio Amore

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Parola del Signore.

C’è una sola cosa che ci salva: l’Amore. Amare è il massimo bene che possiamo donare agli altri e lo è anche per noi stessi. Solo amando, infatti, si genera gioia e felicità negli altri e in noi stessi. L’Amore, in sintesi, è una passione e un sentimento ed appartiene a quella parte dello spirito dell’uomo che non è la ragione. “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: egli (= Gesù) ha dato la sua vita per noi! Noi pure dobbiamo dare la vita per i nostri fratelli”.

Nell’amore non c’è necessariamente “reciprocità”. È un donare senza nulla chiedere in cambio.

Viviamo la nostra vita Amando e saremo felici. Difficile capire l’uomo che si esalta o che per essere ammirato accumula ricchezze e vive credendo che la sua vita non finirà. Difficile capire chi crede che la sua vita sia un esempio per gli altri. È davvero un povero uomo, un pallone gonfiato, un esaltato, uno che si crede un grande. Difficile capire chi vive facendo del male agli altri e, peggio ancora, lo fa di nascosto. Egli è un furbo sciocco ed è anche presuntuoso e arrogante. Presto anche Lui terminerà la sua vita terrena. Egli dovrà rendere conto delle sue bassezze e delle sue furbizie tese a fare del male. L’uomo che Ama, invece, fa tutto quello che può per accompagnare l’altro e sollevarlo e lo farà senza raccontarlo agli altri, lo farà con discrezione, con delicatezza senza umiliare e senza credersi migliore. L’uomo che ama non sarà invadente e non calpesterà i diritti degli altri e sempre farà un passo indietro per lasciare aperta la via all’altro. Occorre capire questa realtà, perché non avremo una seconda vita. Dopo questa vita, infatti, entreremo nella vita eterna e in questa nuova dimensione dell’esistenza la memoria del passato avrà il suo peso.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Profeti … Vittime dei potenti

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,54-58

In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Parola del Signore.

Il Profeta con le sue parole può stupire e, a volte, anche senza parole ma con gesti semplici lancia messaggi profondi capaci di cambiare il mondo. Ad alcuni basta allungare una mano per indicare una strada, per accarezzare una persona, per guidare un cammino. I profeti sono anime semplici e vere; sono persone ordinarie magari piccole e che la massa rifiuta o considera ingenue. Il Profeta non si ritiene un esempio lui stesso è un esempio e a dirlo sono gli altri. Il Profeta a volte è disprezzato, denigrato o, peggio, oggetto di attacchi gratuiti e vigliacchi. Il Profeta è vittima dei potenti e non accetta di fare il servo ma è libero, franco e capace di dire cose non contro qualcuno ma perché il mondo, questo mondo, possa cambiare e scoprire, finalmente, che la sua chiamata sta dentro il solco dell’Amore che rifiuta ogni violenza fisica o verbale, che respinge false lusinghe e perdona attendendo il pentimento.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Vi do la mia Pace

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,27-31a

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

Parola del Signore.

C’è una Pace che viene dall’alto, una Pace che placa non il dolore, non il flutto del mare agitato e nemmeno il senso di inquietudine … È una Pace che ci invita ad essere partecipi delle sofferenze, del dolore, delle agitazioni che scuotono la vita e che allo stesso tempo dona la consapevolezza di aver fatto quanto potevamo e dovevamo. È una Pace inquieta di quelle che trasportano il cuore ai confini del tempo e dello spazio, è una Pace che lascia intravedere oltre ogni cosa finita perché è al di là di ogni confine. È una Pace che rifiuta lo sterco di questo mondo e cioè non perde il proprio tempo inseguendo le tentazioni del maligno: denaro, successo e potere. La Pace che viene dall’alto è una Pace che viene trasmessa da una persona che è anche Altro e che rassicura e fa sperare perché vuole che noi siamo Speranza per il mondo. È un dono che Gesù fa a tutti perché Lui ama tutti e ama tutti profondamente perché tutti ma proprio tutti hanno un valore per Lui.

È la certezza di questo Amore che ci dona la Pace che nessun uomo potrà mai offrire. Viviamo in questa Pace e saremo salvi.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

I piccoli

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

Sono i piccoli, i poveri, i semplici (come i suoi discepoli) a capire chi è Gesù e a seguirlo.

Molti sapienti ed eruditi nella storia hanno tentato di incontrare Dio o di conoscere Gesù, ma invano, perché non l’hanno cercato sulla strada che porta a Lui: la strada dell’umiltà e della piccolezza.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Senza di me non potete fare nulla

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore.

Senza Gesù non possiamo fare nulla. Spesso, invece, crediamo di essere noi ad avere saputo fare. Sbagliato. Senza restare legati a Lui le nostre opere sono vuote e il rischio più grande è credere di essere stati noi capaci a realizzarle. Che presunzione! Siamo davvero presuntuosi. Crediamo di essere perfino bravi. Se ci pensiamo bene dovremmo vergognarci di crederci capaci di realizzare tante cose.

Abbiamo davvero bisogno di recuperare il senso della realtà, di educarci all’umiltà, di capire in profondità la realtà della vita. Spesso c’è chi, addirittura da solo si osanna e si pone come esempio per gli altri. In questi casi siamo davvero all’inverosimile, alla mancanza del senso della misura, all’incapacità di dare un significato adeguato alla vita.

Siamo poveri essere umani dalle straordinarie capacità, il Signore ci ha creati a Sua immagine e somiglianza ma “senza” restare fedeli al Suo Amore, “senza” condividere le nostre povertà diventiamo dei mostri di ingratitudine, degli egoisti egocentrici, degli esseri insignificanti e meschini. Facciamo tutti un bagno di umiltà, facciamolo prima che sia troppo tardi, facciamolo per non essere tagliati e gettati nel fuoco. Il giudizio di Dio arriverà per tutti e sarà implacabile e lo sarà di più per chi anche con sfumature diverse è stato superbo, avaro, invidioso, lussurioso, per chi non ha saputo rinunciare al superfluo, per chi ha peccato di gola, per quanti non hanno fatto pur potendo fare e si sono lasciati trascinare dalla malinconia e dalla noia e sono rimasti inermi senza agire

Facciamo qualcosa adesso; facciamolo fino a che possiamo farlo perché domani è già tardi, molto tardi. Una volta morti, infatti, non portiamo nulla con noi, portiamo solo le cattiverie e il male prodotto. Ah se riuscissimo tutti a capire quante cose in questo mondo andrebbero diversamente. Però possiamo iniziare noi, adesso, non domani, adesso! 😉

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Chi crede in me

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,7-14

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Parola del Signore.

Quello che abitiamo è davvero un mondo al contrario. I furbi e i falsi sono esaltati, gli oppressori osannati, i potenti riveriti, gli indifferenti guardati con ammirazione … Eppure, a chi “crede” in Lui, Gesù assicura che compirà opere più grandi di quelle da Lui stesso compiute. Poi promette “qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”.

Sono parole forti che danno Speranza e che dovrebbero spingerci a credere. Eppure vediamo che in questo tempo il mondo è letteralmente assalito da un dio che acceca la mente degli uomini che non riescono più a vedere con chiarezza. I tentatori, che sono autentici figli del male, continuano ad offrire potere, denaro e successo (come il diavolo che tenta Gesù nel deserto senza, però, riuscire nel loro intento) … Pochi rifiutano l’offerta del tentatore e quelli che lo fanno sono spesso emarginati e/o denigrati … Eppure qualcosa ci dice che occorre resistere e combattere i subdoli tentatori veri geni del male che inquinano la società, diffondono veleni e deturpano l’ambiente credendo, addirittura, di essere migliori e a forza di dirlo ci credono pure. Ecco perché questo mondo è un mondo al contrario. Le forze che aspirano a bene si mettano insieme per resistere e sconfiggere il male senza cedere alle furbizie e agli inganni.

Credere ci salva!!!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Come possiamo conoscere la via?

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,1-6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Parola del Signore.

I discepoli cercano una via per stare con Gesù. È loro desiderio stare con Lui e Gesù assicura che va a preparare un posto anche per loro e che tornerà presto perché “dove sono io siate anche voi”.

Intanto Tommaso, uno dei dodici è perplesso perché dice: “non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. La risposta di Gesù è molto chiara, bella, impegnativa e ci chiede collaborazione Gesù risponde: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Ecco la traccia da seguire. Gesù la indica con chiarezza: fare come ha fatto lui che ci ha dato l’esempio; servire gli altri; farsi dono; Amare per sconfiggere il male; ignorare l’odio e le cattiverie; pregare per avere la forza di sopportare e non reagire o meglio reagire con azioni di bene.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Andate in tutto il mondo

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16,15-20

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore.

Dobbiamo indossare scarponi robusti e vestirci da camminatori per incontrare gli altri in questo mondo… cosa vogliamo dire? Il cristiano deve vivere avendo dentro di sé, la volontà, la forza e il coraggio di incontrare gli altri per camminare accanto a loro; significa essere disponibili a farsi sostegno; significa resistere al male (anche se beviamo veleno); occorre non farsi contaminare dal male ,che non può mai essere l’ultima parola del cristiano; significa vivere per Amore …

Noi non possiamo cambiare gli altri, solo Dio, infatti, può farlo e salvare la loro vita ma è solo l’uomo che può accettare di essere salvato. Dio, infatti, con la sua Parola, c’è sempre ma l’uomo può anche rifiutare di ascoltare. Noi dobbiamo essere la dove Dio ci ha posto, la dove possiamo servire, la dove la vita ci chiama. L’importante è e sarà sempre rifiutare il male, resistere e combattere per non farsi contaminare dal genio del male che è sempre in agguato … E, ricordiamoci che la preghiera è l’unica vera arma che abbiamo per resistere e vincere i mali che rovinano la nostra Vita ❤️

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Sono venuto come luce

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 12,44-50

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Parola del Signore.

La luce permette di guardare, di osservare, di vedere e, quindi, di maturare scelte responsabili. Gesù con la sua Parola offre una chiave di lettura. Spetta a noi scegliere se seguirlo oppure chiudere gli occhi e il cuore alla Verità. La Verità ci farà liberi. Non è Gesù che condanna, Lui salva. L’uomo si condanna da solo se non sceglie l’Amore di Cristo.

La prima cosa da fare è scendere dal piedistallo di cristallo che ci si costruisce; stare con i piedi per terra; non si è migliori di altri e chi si sente migliore è un povero illuso destinato a fallire presto.

Successo, denaro e potere sono vie di perdizione senza scampo, sono sterco del demonio, illusioni per mediocri!!!

Cerchiamo Cristo e avremo la vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Io e il Padre siamo una cosa sola

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,22-30

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore.

I Giudei pieni di dubbi non credono e cercano ragioni per catturarlo. Nonostante Gesù si fa vicino e di offre come pastore che vuole proteggere il suo gregge promettendo che nessuno di chi lo segue andrà perduto e nessuno sarà strappato dalla sua mano. Tutto questo è molto consolante e ha un fondamento: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. Gesù è il Figlio di un Dio che Ama e amando protegge e salva la vita di chi lo segue

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️