Archivi categoria: Parole dal cuore

Dove sei Signore?

Via Crucis del Papa al Colosseo, (Venerdì Santo alle 21,15).
Negli ultimi tratti ci sarà una famiglia ucraina insieme a una russa
Le meditazioni per il rito del Venerdì Santo sono state affidate alle famiglie. All’ultima stazione ci sarà una famiglia di migranti. Le altre famiglie che porteranno la croce saranno una coppia di giovani sposi, una famiglia in missione, una coppia di sposi anziani, una famiglia con 5 figli, una famiglia con un figlio con disabilità, una famiglia che gestisce una casa di accoglienza, una famiglia che affronta la malattia, una coppia di nonni, una famiglia con figli adottivi, una donna con figli che ha perso il marito, una famiglia con un figlio consacrato, una famiglia che si confronta con la perdita di un figlio. Le meditazioni per ogni stazione sono ispirate al percorso di vita di ciascuna famiglia.

In particolare, la meditazione che sarà letta durante il tratto delle famiglie ucraina e russa, quando Gesù muore sulla croce, dice: “La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… tutto. Tutto perde improvvisamente valore. ‘Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?’. Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci. Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”.

Segni del tempo

La pietra , il legno e i fiori sono segni e simboli che offrono carezze al cuore che desidera vedere oltre le fragilità e le miserie di questo tempo. Con loro non hai paura e puoi sfidare chiunque crede di essere potente.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Pronti per l’inverno 2022/23

Il ciliegio dell’eremo

Anche quest’anno il ciliegio dell’eremo dona i suoi frutti quasi indifferente alla pandemia e ora alla guerra. Il ciliegio fiorito annuncia la primavera ma ci fa pensare anche alla bellezza e alla fragilità dell’Uomo e della vita. Sboccia in fretta e in un attimo sfiorisce lasciando attorno a sé un alone di profumo intenso. Gusto e olfatto ne conservano il sapore, l’odore … e il cuore è invitato ad assumerne il senso profondo.

Buon cammino.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Il ciliegio dell’eremo

Il mondo cambia e io che faccio?

Alfio: Una delle affermazioni più forti e poco ascoltate di papà Francesco dice: «Non siamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca». Il mondo sta cambiando e noi che facciamo?

Roberta: Certe volte lo penso anche io ma ormai ho superato i 50 anni che cosa posso fare?

Alfio: Qui sta il punto. Se ti accorgi che le cose non vanno, se sei in difficoltà, se così come stai non c’è la si può fare è tempo di cambiare.

Roberta: Vedi Alfio credo che non ne ho il coraggio. Ho paura di lasciare le cose che faccio e se poi va peggio? 

Alfio: Roberta se hai capito che le cose non vanno, se sei sull’orlo di un disastro allora DEVI cambiare altrimenti le conseguenze saranno peggiori. Ci sono cose, valori, affetti e relazioni che forse hai trascurato per tanto tempo. È il momento per fare un cambiamento totale. Lascia le cose che fai e fai un percorso nuovo. Non è tardi, non è mai tardi. Anche se hai 30, 40, 50, 60 o più anni puoi cambiare. 

Roberta: Ma come faccio? 

Alfio: Cambia vita, cambia lavoro, cambia modo di pensare, utilizza tutte le risorse che hai per mettere fine a tutte le tue difficoltà. Se serve chiedi aiuto e sostegno per sostenere questo passaggio, questa transizione, questo tuo, mio, nostro, mondiale ineluttabile cambiamento d’epoca … C’è la puoi fare, c’è la possiamo fare anzi, ce l’ha faremo senz’altro ma, anche io e tu, tutti, come questo mondo, e insieme a questo mondo, siamo chiamati a cambiare per poter vivere bene e felici … I modi di pensare del passato non vanno più bene dobbiamo recuperare quella umanità che abbiamo smarrito per correre dietro finti bisogni. Puoi farlo, possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo. Cominciamo subito. Non dobbiamo aver paura del nuovo, dobbiamo stare nel nuovo, in quel cambiamento d’epoca che dobbiamo affrontare. Più semplicità e meno apparenza, più cuore e gentilezza. Non siamo soli. C’è un Dio che non ci lascia mai soli; non ci lascia in pasto a qualche bestia vestita da umano.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

1- I racconti di Alfio

Alfio: Ho attraversato il mare. Le onde mi hanno sballottato come un vecchio tronco.
Mirco: E durante la tempesta chi hai incontrato?
Alfio: Ho visto molte ombre che fuggivano. Qualcuna sembrava volersi fermare ma poi una folata di vento la portava via.
Mirco: E tu durante il viaggio come ti sei sentito?
Alfio: A volte mi sono sentito solo e altre volte sempre in compagnia di persone di cui potevo fidarmi. In verità ho incontrato anche dei personaggi ambigui o, peggio, furbi che facevano un buon viso e un cattivo gioco.
Mirco: Come hai reagito con questi?
Alfio: Vedi Mirco con questa gente non serve reagire, è perfettamente inutile. Mentre loro credono di non essere scoperti tu devi assecondarli lasciandoli andare per la loro strada mentre tu percorri la tua.
Mirco: Ma questi penseranno di essersi presi gioco di te e di essere più scaltri.
Alfio: La vita vera è altra cosa. Lasciali andare e augura loro comunque una buona sorte. Tu, però, non cedere alle loro tentazioni. Quando tutto sarà svelato si vergogneranno. Ancora una cosa: non odiarli. Questa sarà la tua più grande vittoria e vivrai sereno. La tranquillità non ha prezzo. Buon cammino Mirco e, mi raccomando, occhio.

GLI UOMINI GRIGI E I COLORI PERDUTI


Mamma che succede?

  • Ci sono persone che giocano con il fuoco.

E che gioco è?

  • Un gioco pericoloso.

Perché lo fanno?

  • Lo fanno per vedere chi è più forte e potente.

Ma tu dici che siamo tutti fratelli e amici.

  • Pochi pensano così e chi lo pensa non può fare niente per fermarli.

Ma chi sono questi prepotenti?

  • Sono donne e uomini “grigi”; hanno occhi di ghiaccio; mani con gli artigli; orecchi da sordi e soprattutto il loro cuore è nero come la notte.

Mamma allora prendiamo i pennelli di tutti i colori e tutti gli strumenti musicali del mondo … regaliamo fiori e tanti dolci. Facciamo tutti una grande festa …

  • Sarebbe bello, ma gli uomini “grigi” hanno nascosto i colori e vietato la musica. Abbiamo chiesto aiuto al vecchio saggio … ma ha il passo lento e trova molti ostacoli nel suo cammino … è in ritardo figliolo. Speriamo che arrivi presto!!!

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Cose antiche …

Nel silenzio e nella solitudine lo sguardo incontra alcune cose antiche della nostra Terra e la memoria corre lontano fino ai giorni nei quali questi oggetti erano nel quotidiano della vita ordinaria. Ed è così che rivedi la stanza dispensa dove i nonni conservavano il grano e la farina, il granturco, i fagioli, i ceci … e rivedi le salsicce appese al soffitto della cucina e il camino acceso nell’unica stanza oltre la camera da letto. Gli occhi si rianimano e le voci dei compagni della contrada si affollano e … un pallone calciato con gli unici scarponi di ogni giorno riprende la sua corsa fino a centrare la porta senza pali segnata con due semplici sassi nell’unico prato libero e non coltivato.
Questa non è una favola inventata ma i contorni di un mondo nobile e antico che gli anni veloci della crescita senza freni ha cercato di cancellare … eppure certe atmosfere non le puoi dimenticare e riaffiorano colorando il grigio di questo tempo segnato dalla pandemia e dal nero cupo di una guerra che è tornata a turbare la vita smontando le illusioni … ora è meglio chiudere gli occhi e provare a cercare il riposo e a desiderare di sognare.

Emozioni che ascolti

Uno dei testi più potenti della musica italiana.

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
Ritrovarsi a volare
E sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
Dove il sole va a dormire
Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore
Come la neve non fa rumore

E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me
Ma nella mente tua non c’è

Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi emozioni
Tu chiamale se vuoi emozioni

Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passo
Per ritrovar se stesso
Parlar del più e del meno con un pescatore per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa
Nascere un giorno una rosa rossaE prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po’ scortese
Sapendo che quel che brucia non son le offese
E chiudere gli occhi per fermare qualcosa che
È dentro me
Ma nella mente tua non c’è

Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi emozioni
Tu chiamale se vuoi emozioni

Battisti e Mogol