La primavera all’eremo … colori smaglianti illuminano piccoli fiori …

La primavera all’eremo … colori smaglianti illuminano piccoli fiori …
Uno degli anziani disse: Proprio come l’ape, dovunque vada, fa il miele, così il monaco, dovunque vada, se va a fare la volontà di Dio produce sempre la dolcezza delle opere buone.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Un confratello rinunciò al mondo e diede ai poveri ciò che possedeva, ma mantenne poche cose in suo possesso. Si recò poi dall’Abate Antonio. Il vecchio, quando l’ebbe saputo gli disse: Se vuoi diventare monaco, vai al villaggio, compra della carne, mettila sul tuo corpo nudo e così torna qui. Una volta che il fratello ebbe fatto ciò, i cani e gli uccelli lacerarono il suo corpo. Giunto dal vecchio questi gli chiese se aveva fatto ciò che gli aveva ordinato. E mentre quello gli mostrava il proprio corpo straziato, sant’Antonio disse:
Coloro che rinunciano al mondo e vogliono tenere del denaro vengono assaliti e sbranati dai diavoli proprio in questo modo.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli amici dell’eremo di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla.
Franca e Vincenzo, osb-cam
L’Abate Arsenio, quando abitava ancora alla corte imperiale, pregò il Signore dicendo: Signore, guidami alla salvezza. Ed ecco che gli giunse una voce che diceva: Arsenio, allontanati dagli uomini, e ti salverai. Sempre lui, avviandosi alla vita monastica, pregò di nuovo pronunciando le stesse parole. E udì una voce che diceva: Arsenio fuggi, sta’ in silenzio e ricerca la quies, giacché da questo deriva l’assenza di peccato.
La saggezza del deserto: “Detti dei Padri” scelti per gli Amici dell’eremo di famiglia camaldolese
Franca e Vincenzo, osb-cam
Per il monaco destinatario si aggiunge la raccomandazione di non lamentarsi nel caso che l’abate dia il permesso di accettare il regalo e poi lo dia a un altro fratello che forse ne ha piu` bisogno, secondo lo spirito del c.34: e` un caso concreto di distribuzione delle cose in comune. Pertanto quel monaco a cui era inviato il regalo non deve rattristarsi, “per non dare occasione al diavolo”, cioe` per non cedere alla tentazione del malcontento, dell’agitazione, della mormorazione.
“…chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”.
Continua la lettura di Gesu’ si e’ fatto povero e servo = diacono.
“«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito”.
Cari amici,
inizia oggi un tempo di attesa nel quale dobbiamo dare cuore alla speranza e in queste quattro settimane offriamo lo spazio del nostro eremo per godere del silenzio e contemplare con le parole del cuore il Dio che viene.
Continua la lettura di Lettera dall’eremo per l’Avvento 2016
Nella preghiera come nella lotta, nulla è grave se non perdere l’amore. Senza l’amore, a che serve la fede, a che serve arrivare fino a consegnare il nostro corpo alle fiamme?
Lo intuisci? Lotta e contemplazione hanno una sola e identica sorgente: il Cristo che è amore.
Se preghi, lo fai per amore. Se lotti per ridare un volto umano all’uomo sfruttato, ancora, è per amore.
“Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì”.
Lo sguardo di Gesù ci penetra, ci denuda e ci chiama ad essere liberi di seguire la via dell’amore. Inizia nella libertà l’avventura dell’uomo che accoglie lo sguardo di Gesu Cristo