“Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente”.
L’accoglienza e la tenerezza negata
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
L’ esperienza dell’eremo approda a Fermo
Domenica 12 febbraio saremo ospiti alla Festa diocesana dei fidanzati e della famiglia di Fermo. Porteremo una semplice testimonianza su come ogni famiglia, nella semplicità della vita quotidiana, può cercare di essere una piccola luce, una piccola Chiesa. Proveremo a dire anche qualche parola sulla Regola nata nel solco del monachesimo benedettino – camaldolese.
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Uomini dal cuore impuro
«Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
“Mi onorano con le labbra”
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Toccare il lembo del mantello
“… là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati”.
Baggio scrive ai giovani e non solo
Condividiamo questa lettera di Roberto Baggio che è un invito a credere in se stessi per i giovani (e anche per gli adulti) … Che Dio ci aiuti !!!
Combatti il mobbing
Stamattina ho partecipato ad un interessante corso di aggiornamento che ha messo al centro dell’attenzione il mobbing come insieme di atti attraverso i quali si isola una persona (per esempio non la si guarda in faccia), la si denigra (lo si ritiene incompetente), la si ignora (si fa come se non ci fosse), la si sostituisce con altre (le sue mansioni vengono date ad altri), la si esclude anche umanamente (viene addetto a fare compiti di livello inferiori), non viene coinvolta in nessuna iniziativa e messo da parte.
La speranza vince la sofferenza
Strade vuote, strade buie, strade senza te … Quando il dolore e lo sconforto sono il tuo pane quotidiano; quando la paura del futuro ti avvolge l’anima; quando le opportunità di vita si restringono e tutto intorno a te si fa triste; quando il quotidiano sembra riservarti poco o nulla … occorre tirar fuori dalla cassa delle cose antiche la Speranza.
«Talità kum»
«Fanciulla, io ti dico: àlzati!». Gesù è l’unico capace di far rinascere a nuova vita. Ed è ciò che ci trasmette il vangelo di Marco che ascolteremo oggi a messa. Solo Gesù rinnova tutto; solo la sua Parola fa nuove tutte le cose. E così mentre noi tra la folla cerchiamo favori Gesù cerca la nostra fede.