Cari amici considerato che in tanti ci chiedono da dove nasce l’eremo di famiglia desideriamo condividere con voi qualche breve cenno.
Ebbene, il nostro cammino di fede è guidato dai Camaldolesi ed in particolare dai camaldolesi romani Madre Michela Porcellato, Badessa del Monastero di Sant’Antonio Abate e Dom Innocenzo Gargano, monaco camaldolese a San Gregorio al Celio).
A fondare l’ordine camaldolese fu San Romualdo che ispirandosi alla Regola di San Benedetto diede vita all’eremo. La nostra famiglia ispirandosi alla Regola di San Benedetto e all’eremo camaldolese voluto da San Romualdo sta sperimentando l’eremo di famiglia.
Qualche nota su SanRomualdo.
San Romualdo nacque a Ravenna nella seconda metà del secolo decimo (circa tra il 951 ed il 953).
A circa vent’anni abbracciò la Regola di San Benedetto nel monastero di Sant’Apollinare in Classe. Ma San Romualdo non si limitò all’applicazione della Regola Benedettina ne fece un’evoluzione proponendo oltre al classico monastero (benedettino) anche l’eremo tipico della dalla spiritualità orientale. San Romualdo tradusse questa accoppiata con l’equazione cenobio = vita comune San Romualdo riprende, in occidente, l’esperienza antica della meditazione delle Scritture nel silenzio della cella eremitica associata però alla vita comune del monastero. |
Mai domo nella sua opera di riformatore girò per oltre trent’anni l’Europa predicando il suo stile di vita.
E, per essere un Santo che predicava la solitudine ed il silenzio, a Lui sicuramente si devono:
San Romualdo morì il 19 giugno 1027 in una cella dell’abbazia di Val di Castro, fondata dal Santo nel 1009 vicino a Frasassi (Ancona). Qui venne sepolto anche se poi nel 1481 le sue spoglie furono traslate nella chiesa dei Santi Biagio e Romualdo a Fabriano dove tuttora giacciono. San Romualdo fu canonizzato, nel 1032, da Papa Giovanni XIX e fu dichiarato Santo, nel 1595, da Papa Clemente VIII. Il Martirologio Romano ne celebra la memoria il 19 giugno. |