“O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
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Ho fiducia nell’altro? Ho Fede in Gesu?
Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?
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L’aratro e le stelle
«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
Chi e’ il piu’ grande
«Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Tra ricco e povero distanze incolmabili
“Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”
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Parole nello Spirito
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?»
Spirito Santo aiutarci a capire, aiutaci a penetrare il mistero, aiutaci a vivere da cristiani.
Spirito Santo, sostieni i nostri pensieri, donaci la forza e il coraggio di saper rispondere come Pietro.
Spirito Santo vieni in noi e suggeriscici parole piene di te e della tua saggezza.
Gesu’ e le donne
Ad accompagnare Gesù lungo le strade della Palestina non c’erano solo i discepoli ma, ci dice Luca nel vangelo di oggi (LC 8,1-3), anche alcune donne. È una rivelazione questa, un ulteriore segno che ci mostra la portata rivoluzionaria della buona notizia che Gesù predica. Gesù accetta di avere al seguito le donne in una società e in una cultura dove le donne non sono considerate; in una società che le emargina e le esclude. Ebbene Gesù, invece, non solo le accoglie ma si fa accompagnare da loro e le accredita nel suo gruppo e come ben ricordiamo proprio alle donne si mostrerà per primo dopo la risurrezione.
Sempre pronti
Mt 24, 42-51 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chiamati a costruire la civilta’ dell’amore
. L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche «macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici».
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Per questo la Chiesa ha proposto al mondo l’ideale di una «civiltà dell’amore». L’amore sociale è la chiave di un autentico sviluppo: «Per rendere la società più umana, più degna della persona, occorre rivalutare l’amore nella vita sociale – a livello, politico, economico, culturale – facendone la norma costante e suprema dell’agire». In questo quadro, insieme all’importanza dei piccoli gesti quotidiani, l’amore sociale ci spinge a pensare a grandi strategie che arrestino efficacemente il degrado ambientale e incoraggino una cultura della cura che impregni tutta la società. Quando qualcuno riconosce la vocazione di Dio a intervenire insieme con gli altri in queste dinamiche sociali, deve ricordare che ciò fa parte della sua spiritualità, che è esercizio della carità, e che in tal modo matura e si santifica. Papa Francesco
Si, il Signore ci ha creati per Amare. La sua è stata ed è una sfida. Ha voluto vedere se noi esseri uomani, creati a Sua immagine, e dotati di libertà eravamo e siamo capaci di amare come Lui ci ha amati e ci ama. La scommessa di Dio, però, si scontra con il male che ha introdotto nel mondo l’egoismo, la divisione e ogni sorta di cattiveria. Ed è cosi che nel cuore dell’uomo si combatte una lotta tremenda tra bene e male, tra possesso e dono, tra affermazione di se stessi e condivisione dei beni.
Il nostro creatore che Gesù ci ha insegnato a chiamare Padre è paziente, tollerante, disposto s perdonare sempre pur di conquistare al bene il nostro cuore e la nostra vita. È una sfida avvincente nella quale Dio-Padre fa il tifo per l’uomo, ci incoraggia e ci accompagna nei momenti di stanchezza. Non siamo soli.
Siamo convinti che l’uomo, ogni uomo può vincere la battaglia del bene in se stesso e che se s’impegna e riesce la pace e la serenità sarà il premio finale. E questa pace, questa serenità sono il paradiso che Dio-Padre ci ha promesso.
Possiamo farcela, si possiamo farcela per davvero. Franca e Vincenzo
Guardate gli uccelli del cielo
Gesù fa propria la fede biblica nel Dio creatore e mette in risalto un dato fondamentale: Dio è Padre (cfr Mt 11,25). Nei dialoghi con i suoi discepoli, Gesù li invitava a riconoscere la relazione paterna che Dio ha con tutte le creature, e ricordava loro con una commovente tenerezza come ciascuna di esse è importante ai suoi occhi: «Cinque passeri non si vendono forse per due soldi?