Stamane al risveglio la radio mandava “pezzi di vetro” di Francesco De Gregori uno dei nostri cantanti preferiti. Anche questo testo, per noi, è uno dei più belli e dei meno compresi. Le interpretazioni sono tante e nemmeno Francesco ha mai voluto svelarla lasciandola libera.
Quei “pezzi di vetro”, per noi, sono i fatti, le persone, gli avvenimenti della vita sui quali ognuno è chiamato a camminare … Per tutti sono cammini non semplici, non banali e per nulla scontati e solo se sei giovane dentro puoi riuscire a non aver paura, a saltarci sopra a piedi nudi, a spezzare le bottiglie e a ridere.
“Ferirsi non è impossibile
Morire meno che mai e poi mai” conclude Francesco … ed è vero.Eppure, per amore di un ideale grande, vale la pena provarci, vale la pena di tentare perché non si può attraversare la vita, l’unica che abbiamo, e non aver fatto tutto ciò che ci pulsa nel cuore. Accada quel che accada … Per una vita da vivere, gustare e non sciupare vale proprio la pena ed è assolutamente necessario camminare e all’occorrenza ballare sui pezzi di vetro.
Franca e Vincenzo osb-cam
Ecco il testo da leggere con attenzione tirandone fuori le nostre sensazioni e subito dopo, se vuoi, puoi anche ascoltare questa meravigliosa canzone.
L’uomo che cammina sui pezzi di vetro
Dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
E una luna e dei fuochi alle spalle
Mentre balla e balla
Sotto l’angolo retto di una stella
Niente a che vedere col circo
Nè acrobata nè mangiatore di fuoco
Piuttosto un santo a piedi nudi
Quando vedi che non si taglia, già lo sai
Ti potresti innamorare di lui
Forse sei già innamorata di lui
Cosa importa se ha vent’anni e nelle pieghe della mano
Una linea che gira
E lui risponde serio “è mia”
Sottindente la vita
E la fine del discorso la conosci già
Era acqua corrente un pò di tempo fà
E ora si è fermata qua
Non conosce paura
L’uomo che salta e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride
Perchè
Ferirsi non è impossibile
Morire meno che mai e poi mai
Per ascoltare clicca qui
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