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Un cammino insieme con la Parola

Carissimi ci prepariamo a fare insieme un percorso con la Parola. Ma prima di iniziare davvero vi invitiamo a leggere queste indicazioni che ci dona la piccola regola di San Romualdo, fondatore dei monaci camaldolesi. È molto importante prima di iniziare il cammino con la Parola, entrare nel clima giusto. Ecco:

“Siedi nella tua cella come in paradiso; scaccia dalla memoria il mondo intero e gettalo dietro le spalle, vigila sui tuoi pensieri come il buon pescatore vigila sui pesci. Unica via, il salterio: non distaccartene mai. Se non puoi giungere a tutto, dato che sei venuto qui pieno di fervore novizio, cerca di cantare nello spirito e di comprendere nell’intelligenza ora un punto ora un altro; e quando leggendo comincerai a distrarti, non smettere, ma correggiti subito cercando di comprendere. Poniti innanzitutto alla presenza di Dio in timore e tremore, come chi sta al cospetto dell’imperatore; annullati totalmente e siedi come un bambino contento solo della grazia di Dio e incapace, se non è la madre stessa a donargli il nutrimento, di sentire il sapore del cibo e anche di procurarsene”. …

Domani vi daremo alcune dritte su come “ascoltare” i testi. 🙏💫

Franca e Vincenzo, oblati osb-cam

Il nostro eremo e il carisma camaldolese

Dal nostro piccolo eremo di famiglia cerchiamo, da oblati camaldolesi del Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma, di far conoscere e diffondere il carisma camaldolese. Di che si tratta? Abbiamo scelto, sulla scia di San Romualdo (fondatore del Monastero di Camaldoli) di mettere al centro della nostra vita la Parola di Dio, il silenzio all’eremo, l’accoglienza e il camminare con quanti lo desiderano nella piena comunione con la Chiesa. Abbiamo anche scoperto, grazie al dialogo con dom Innocenzo Gargano, allievo di Benedetto Calati e Madre Michela Porcellato (Badessa del monastero di Sant’Antonio Abate in Roma),  come la bella intuizione del Conclio Vaticano II, di contemplare la Parola, quale fondamento del dialogo con Dio, sia la dimensione di vita più vicina alla nostra sensibilità. Con il desiderio di fuggire ogni trionfalismo desideriamo vivere questo carisma accogliendo e accompagnando, nel silenzio e nella discrezione della nostra casa-eremo, chi lo desidera e chi ci sta. Tutti sono i benvenuti. Che Dio vi benedica.

Franca e Vincenzo oblati osb-cam

Dom Innocenzo Gargano parla di Padre Benedetto Calati e del carisma camaldolese.

 

Tutti figli dello stesso Padre

“Siamo Figli di Dio”. Stamattina proviamo a contemplare l’alba avendo nella mente e nel cuore questa rivelazione: “Siamo Figli di Dio”. Essere figli fa due conseguenze semplici e logiche: 1) siamo fratelli di Gesù 2) siamo fratelli di ogni altro uomo.

Questa verità è sconvolgente e se la crediamo, tutta la nostra vita cambia. Sentirci tutti fratelli ha qualcosa di rivoluzionario, ha conseguenze così sconvolgenti che dovrebbe abbattere ogni resistenza e ogni ostacolo a vivere una vita nuova. Ma non basta. Abbiamo un Padre al quale ricorrere, un Padre che attende di ascoltare la nostra voce e che pur conoscendo ciò di cui crediamo di aver bisogno vuole che noi gli parliamo e desidera che noi, tornando da Lui, gli chiediamo consiglio, gli raccontiamo i nostri dolori, le nostre sofferenze ma anche le nostre gioie. Perché il nostro Padre che sta nei “cieli” vuole condividere le nostre vite, le nostre ansie ma anche i momenti di felicità. Coraggio cari amici scoprire che Dio è nostro Padre è davvero l’inizio per un nuovo modo di vivere. Facciamolo e i nostri giorni avranno un senso nuovo.

Franca e Vincenzo osb-cam

Cogliamo l’occasione per segnalarvi che papa Francesco ogni mercoledì sarà su Sat2000 per 3 minuti a parlare del Padre Nostro. Ecco la prima puntata.

 

Anche San Paolo oggi ci ricorda che “Siamo Figli di Dio”.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 8,12-17

Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Parola di Dio

 

Tra Marta e Maria

Un po’ Marta un po’ Maria,
un po’ azione e un po’ contemplazione.
Un po’ la necessità delle opere e
un po’ il bisogno della Parola.
Siamo presi dalla testimonianza
ma non possiamo fare a meno di ascoltare.
L’una e l’altra cosa sono indispensabili.
Questo ci dice, oggi, questa pericope e
questo siamo chiamati a fare.
Marta e Maria sono i due poli dentro i quali la vita in Cristo trova la via di farsi vita quotidiana, espressione autentica di una testimonianza davvero credibile.
Tutto avviene in casa, luogo di preghiera e di accoglienza dell’altro; luogo nel quale la Parola ispira la vita e offre una speranza semplice e credibile; luogo scelto da Gesù per incontrare le persone e per entrare nel loro cuore donando speranza e futuro.
La casa, perciò, le nostre case sono il posto nel quale ogni famiglia può e deve pregare, accogliere ed ascoltare.

Franca e Vincenzo osb-cam

«Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Con gli Amici dell’eremo

E cosi questa sera abbiamo ricominciato gli incontri all’eremo. A farci compagnia il gruppo degli “amici” che da anni pregano la Parola con noi. Anche stasera il Signore è stato  “qui” accogliendo le nostre povere parole e succerendo al nostro spirito lo stile con il quale cercare di essere suoi testimoni nella semplicità.

È bello sapere di essere parte di una “grande famiglia” nella quale si è amici e si condividono gioie e speranze. Tutto avviene nel quotidiano nel quale spesso non riusciamo a farci capire e a farci conoscere e, forse, nemmeno siamo capaci di dimostrare l’amore che portiamo nel cuore.

Eppure anche questa sera con semplicità abbiamo invocato lo.Spirito, abbiamo, come piccola Chiesa domestica,  ascoltato la Parola, l’abbiamo meditata, l’abbiamo pregata e contemplata … Abbiamo condiviso, accompagnati dalla fioca luce di un cero, le nostre povere riflessioni e chiesto al Signore di restare con noi.

Poi, leggendo il Vangelo di Matteo di domenica prossima (Mtv 21, 28-33) abbiamo riscoperto come fare la volontà del Padre è lo straordinario che ci fa figli autentici. Abbiamo riconosciuto come ogni “si” pronunciato con la bocca ha bisogno di una testimonianza nel quotidiano e che Dio Padre, sempre in dialogo con ogni uomo. vuole guidare l’uomo verso la salvezza e costantemente protegge da ogni male. Allora con la fiducia nel cuore cercheremo di vivere il presente puntando lo sguardo sul futuro.

Franca e Vincenzo osb-cam

Bartolomeo: la santità che non ti aspetti

Ci è davvero simpatico Natanaele, poi chiamato Bartolomeo. Stava spesso  sotto un fico che per la Torah è l’albero della meditazione, e aveva amicizie tra i pagani come Filippo. Egli è uno che non è per niente dolce nel parlare. Diciamo che è uno che non media e spesso sputa sentenze. Eppure Gesù lo prende con se, lo valorizza, sa come prendere il meglio da questo uomo poco incline al compromesso ma capace di esprimersi attraverso un cuore grande che copre il suo pessimo carattere. Natanaele, conosce la Scrittura e sa che il messia non può venire da Nazareth eppure, nonostante questo, prevale il suo essere un cercatore di Dio e, soprattutto, emerge sempre il suo cuore puro incapace di ingannare.  Natanaele/Bartolomeo, insomma, è spigoloso e nulla lascia immaginare che Gesù lo scelga come apostolo. Ebbene nonostante il suo stile di parlare a volte a sproposito diventerà santo. Spesso è raffigurato con il Libro della Scrittura e un “coltello”, simbolo di durezza nel parlare, per scuotere l’attenzione. Un’immagine di santità che ci fa sperare tutti!!!

Continua la lettura di Bartolomeo: la santità che non ti aspetti

Scopri il nuovo anno all’eremo

Cari amici, l’oblatura camaldolese ha segnato il confine tra un prima e un dopo, tra gli anni della preparazione partecipata e quella dell’impegno più specifico che mette al centro la Parola pregata e contemplata e le attività caritative (piccole opere quotidiane).

Ebbene siamo pronti a comunicare il programma di attività che inizieremo ufficialmente dal 15 settembre 2017 e termineranno il 31 maggio 2018

Ogni settimana gli amici dell’eremo riceveranno una meditazione sul vangelo della domenica disponibile anche su cartaceo (è in preparazione il commento ai Vangeli festivi dell’anno B che segue il commento pubblicato lo scorso anno sui vangeli dell’anno A).

Abbiamo riscontro che molti seguono le proposte dell’eremo in varie parti d’Italia. Ed è cosi che suggeriamo di costituire nei luoghi dove abitate piccoli gruppi dai 3 ai 10 componenti che si riuniscono nelle case o nelle vostre parrocchie e di incontrarvi per condividere pensieri e parole attorno al Vangelo con un metodo semplice:

1) invocazione dello Spirito

2) ascolto del Vangelo

3) lettura della breve meditazione proposta

4) silenzio

5) condivisione

6) preghiera del Padre Nostro

Per gli amici dell’eremo che possono e che lo desiderano ci incontriamo all’eremo una volta al mese per un cammino di approfondimento della Bibbia. Quest’anno al centro del cammino avremo la Genesi con le sue storie  e i  suoi personaggi (vi invitiamo fin da subito a prendere tra le mani il testo e a leggerlo).

Attività caritativa

Per quanto possibile cercheremo di sostenere iniziative e/o famiglie in difficoltà. Lo faremo cercando di rispondere a bisogni concreti e reali man mano che si presenteranno. Queste opere di carità serviranno a dare concretezza e vita alla Parola.

Accoglienza

L’Eremo, come sempre, è aperto ad accogliere persone e o famiglie che desiderano vivere un tempo di silenzio e di preghiera. Naturalmente sarà bene contattarci prima in modo da permetterci di accogliere nel miglior modo possibile.

 

Comunicazione

Le meditazioni e le attività dell’eremo saranno diffuse non solo tramite questo sito ma anche sulla pagina Facebook e su Google+, su Twitter e tramite gruppi whatzapp…

 

Briciole di speranza

Briciole di parole
segnano storie,
lanciano urla di guerra.

Briciole di Parola,
uniscono vite e cuori.

Briciole di parole di Parola,
seppur cadute e poi raccolte con fede,
offrono speranza e danno vita.

Briciole di fede aprono strade di pace
e segnano vite libere.
Il resto, tutto il resto è solo vanità,
rancore, odio e morte.

Briciole di speranza,
briciole di fede,
briciole di verità
briciole di gioia.