Dall’altra parte del mondo in un paese (Bangladesh) che ha per simbolo la tigre del Bengala vive da alcuni decenni Padre Adolfo Limperio originario della nostra diocesi. Padre Adolfo che ha superato gli 80 anni è andato in missione spinto da un sogno e in tutti questi lunghi anni ha sempre sperato e sognato la vittoria del bene. Ed è così che questa mattina abbiamo pensato di condividere con voi (che siete sempre più numerosi a seguirci) la sua ultima lettera agli amici. A girarcela, come sempre, è Bruno Guizzi nostro carissimo amico. Anche in questa lettera padre Adolfo ci racconta, con tanti flash, scene di vita quotidiana, tanti piccoli segni di gioia e di speranza e alcune tristezze. Tutto ordinario, tutto semplice, tutto piccolo … la vita è davvero un grande mistero piena di sorprese e di sogni di speranza. Vivere è allora sognare speranze credendo che presto saranno realtà e quando questo accadrà, perché non può non accadere, sognare ancora spingendo i nostri passi sempre oltre ogni sogno. Se puoi immaginarlo può accadere. Vai allora, sogna.
Franca e Vincenzo osb-cam
Speranza – 12 Ottobre 2017
Miei carissimi amici,
Oggi sono giu’ di corda per diversi motivi, ma risuona in testa il detto del vecchio P.Sozzi che mi diceva , circa 47 anni fa’nel dopo guerra in…civile, quando ero giu’ di corda : “ stupido, il domani e’ meglio di oggi”
Spontanea e’ sorta alla mente una preghiera in alcuni momenti guardando questa mia Chiesa di Dinajpur. Non e’ facile pregare, almeno per me, ma a volte la preghiera rispecchia o meglo illumina la realta’ o il momento che viviamo
Ora lascia, mio Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola, perche’ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e Gloria del tuo popolo Israele.
E’ capitato guardando laici, sacerdoti, suore con il vescovo Sebastiano riuniti nella annuale assemblea pastorale della diocese di Dinajpur. Lascia, mio Signore……i miei occhi hanno visto…. Una persona mi fa’ notare che ho una bella pretesa di essere servo del Signore…….. Un altro mi dice che Gesu’ parla ad amici, fratelli, sorelle……
Mi ha dato motivo il pregare nel sentire il relatore: un sacerdote che ho conosciuto da ragazzo e poi in seminario parlare con una bella voce chiara, sonora e con competenza che : siamochiamati ad annunziare il Vangelo alla societa’ di oggi.
Nel vangelo spesso Gesu’ parla della Chiesa come vigna, che il Signore cura e dove invia o invita a lavorare. (a parte il fatto di pagare tutti con lo stesso danaro…pattuito) La vigna e’ un terreno particolare dove si coltiva la vite; pianta particolare per il suo frutto da cui l’uomo ricava il vino. Gesu’ lo usa come segno per unire coloro che credono in Lui. La vigna del Signore e’ la proposta di amore all’umanita’, segno di speranza per tutti,
Poi e’ capitato seguendo un gruppo di laici impegnati in diocesi nel servizio alle “credit union” (cassa di risparmio) Ed ancora, leggendo la relazione della “credit union delle donne” della cattedrale di Dinajpur che domani 13 Ottobre avranno il loro 23esimo incontro annuale’. Ringrazio P.Giulio Berutti per il suo lavoro e costante presenza. Posso dire : i miei occhi hanno visto… un modo di dare speranzaalle famiglie a fare piccoli passi nell’aiuto reciproco.
Ho pregato cosi’ ascoltando il giovane Limon nel fare il suo resoconto sull’incontro nazionale dei giovani student cattolici ospiti della diocese del Sileth, per celebrare i 25 anni del loro movimento. Presenza di Cristo nel mondo giovanile di cui si e’ seme, luce, sostegno.’ La Chiesa luce alle nazioni.
Silenzio e solitudine non danno ma tolgono la speranza : giorni fa un giovane di 27 anni si e’ impiccato. Viveva da solo; la mamma vedova lavora a Dhaka. Con lei ha parlato tramite telefonino….per due giorni…….“Non e’ bene che l’uomo siua solo”, dice il Signore.
Due ragazzi sono stati bastonati e fatti morire per aver rubato un telefonino, ma poi erano solo sospettati del furto. Silenzio della societa’ davanti al lavoro dei minorenni che puliscono le strade o lavorano in nero….buio nelle tante officine. Solitudine per mezzo milione di rifugiati che scappano da ritorsioni nel vicino Myanamr Ma la cronaca nera e’ piena di fatti di non speranza .
A me piace sognare e cercare speranza o dare speranza. Da oggi iniziano gli esami governativi per i nostri ragazzi della decima (secondo ginnasio se non erro). Ebbene sono 70 ragazze e 54 ragazzi della scuola di Dhanjuri, Di essi 36 ragazze e 18 ragazzi del boarding che voi aiutate con il “sostegno allo studio.’. Sembra che le ragazze sono piu’ interessate a studiare. Ragazzi molto spesso lasciano la scuola per lavoro prima del tempo.
Un caloroso augurio di ottimi risultati con tanta speranza.
Il nostro Roni, che continua a dare due giorni alla settimana ai ragazzi del boarding di Dhanjuri si e’ fidanzato con Mucti ed a Dicembre celebreranno le nozze, Tutti invitati.
A fine mese pellegrinaggio diocesano al santuario di Rajarampur dedicato alla Madonna del Rosario . Un’Ave.
In questi giorni abbiamo la visita Bangladesh P.Brambillasca, Superiore Generale del PIME. Benvenuto !!!!. Poi, come avete saputo dalla stampa, a fine Novembre e primi di Dicambrepapa Francesco sara’ in Bangladesh.
Chiudo qui per chiedere a Maria speranza:
O Maria, la fede e la speranza vegliano dolorose nella tua anima ricevendo Gesu’ deposto dalla croce.
Tante volte nella nostra vita ricevere Gesu’ deposto dalla Croce e’ un segno della fine, della rovina completa senza appello. La croce senza Gesu’ e’ un peso….
O Maria nelle ore incomprensibili della nostra vita quando tutto sembra finito e Gesu’ sembra morto, donaci la forza della tua speranza perche’ spesso, proprio allora la sorgente della vita e’ molto vicina. Madre della speranza aiutaci.
La croce con Gesu’ e’ redenzione.
Dal vostro sempre piu’ anziano borbottone fr.Adolfo