Umiltà, obbedienza e mitezza questo ha fatto Gesù quando ha incontrato scribi e farisei e questo siamo chiamati a fare noi oggi se vogliamo essere seguaci di Gesù e suoi veri imitatori. Ma ci ha anche prescritto di non chiamare nessuno Maestro o Padre o Guida perché siamo tutti “fratelli”. Si, tutti fratelli in Cristo e ognuno di noi è corresponsabile (come dice il Concilio). È certo, però, che nessuno resterà impunito perché sarà giudicato nell’ultimo giorno.
Gesù inoltre ci ha avvertito di non agire come scribi e farisei perché “dicono e non fanno”. Sono davvero terribili queste parole di Gesù ma ci aiutano a camminare lungo i sentieri dell’umilta’ che è, per davvero, l’unica possibilità che abbiamo per fare come fa fatto Lui, l’unico Maestro.
L’invito di Gesù è, quindi, chiaro. Essere come pecore mute condotte al macello e questa, se riusciamo, sarà la migliore vittoria sul male che tenta ogni strada per prendere la nostra anima. La via giusta, perciò, è quella dell’obbedienza alla Parola di Dio e alla coscienza di cristiani adulti.
Franca e Vincenzo osb-cam